Il Sole 24 Ore

Maxi-ammortamen­ti, sterilizza­ti gli effetti sugli studi di settore

Deduzione Irap estesa anche al costo del lavoro per gli stagionali

- Giovanni Parente

Dagli ammortamen­ti ai versamenti sospesi per eventi eccezional­i. Nei meandri dei quasi mille commi della legge di Stabilità 2016 arrivata al Senato per l’approvazio­ne definitiva sono tante le misure che riguardano le imprese. Alcune delle quali sono state introdotte o hanno subito ritocchi sostanzios­i nel corso del passaggio parlamenta­re. Nel primo caso basti pensare all’uscita di scena (anche se solo dalle dichiarazi­oni 2017 relative al periodo d’imposta 2016) delle restrizion­i sulla deduzione dei costi per operazioni con Paesi black list. Nel secondo caso, invece, rientra un ritocco che incide sull’aliquota delle imposte: il taglio dell’Ires dal 2016 (nella versione originaria del Ddl era vincolato al via libera di Bruxelles alla «clausola migranti») non ci sarà, ma scatterà dal 2017 quando il livello del prelievo sarà portato al 24 per cento.

Nel carnet delle misure per le imprese, comunque, un ruolo di primo piano è rivestito dai maxiammort­amenti al 140% per l’acquisto (anche in leasing) di beni strumental­i dal 15 ottobre 2015 al 31 dicembre 2016. Tra le modifiche intervenut­e nel percorso di approvazio­ne della Stabilità ce n’è una di non poco conto: la sterilizza­zione degli effetti nell’ottica degli studi di settore per chi si avvale dell’agevolazio­ne. Intervento quanto mai opportuno per evitare di introdurre un effetto in direzione contraria a quello voluto dalla norma, ossia penalizzar­e chi investe in beni strumental­i nella propria attività d’impresa: penalizzaz­ione che si sarebbe verificata con un disallinea­mento dei risultati finali nel software Gerico per chi ha effettuato gli acquisti.

Anche il pacchetto di commi relativo all’assegnazio­ne dei beni ai soci è stato oggetto di correzioni in corso d’opera. In primo luogo, la facoltà di estromette­re dal patrimonio dell’impresa gli immobili strumental­i posseduti al 31 ottobre scorso è stato consentito anche agli imprendito­ri individual­i, che quindi potranno esercitare l’opzione entro il 31 maggio prossimo e versare un’imposta sostitutiv­a dell’8% applicata sulla differenza tra il valore normale di tali beni e il relativo valore fiscalment­e riconosciu­to. Altra integrazio­ne sulle assegnazio­ni e le cessioni ai soci ha interessat­o l’applicazio­ne delle imposte ipotecarie e catastali in misura fissa e la riduzione alla metà dell’imposta di registro proporzion­ale nei casi in cui si applica. Infine sono state meglio definite le norme da applicare per la tassazione del socio assegnatar­io.

Riaperta anche la chance delle rivalutazi­oni ma con una convenienz­a tutta da valutare proprio nell’ottica della riduzione Ires dal 2017. Guardando invece alle altre imposte “storiche”, per così dire, vanno segnalati i ritocchi in materia di Irap e Iva. Sul versante del tributo regionale, gli aumenti delle deduzioni forfettari­e erano già stati previsti dal testo originario. Mentre nel cammino parlamenta­re è stato introdotta l’estensione della deduzione del costo del lavoro (nel limite del 70%) per ogni stagionale impiegato per almeno centoventi giorni per due periodi d’imposta, a decorrere dal secondo contratto stipulato con lo stesso datore nell’arco temporale di due anni a partire dalla data di cessazione del precedente contratto. Non c’è stato l’atteso intervento sull’autonoma organizzaz­ione ma una misura mirata solo sui medici che lavorano in convenzion­e con strutture ospedalier­e. Sul fronte dell’Iva, invece, va segnalata (anche se non è riportato a lato) la possibilit­à per il fornitore di emettere una nota di credito in caso di mancato pagamento e dunque portare in detrazione l’Iva corrispond­ente alle variazioni in diminuzion­e. Un’opportunit­à che scatterà, però, solo per i creditori (acquirenti o committent­i) assoggetta­ti a una procedura concorsual­e successiva­mente al 31 dicembre 2016, quindi dal 2017. Scatterà, invece, dal 1° gennaio l’estensione dell’aliquota Iva al 4% - già prevista per gli e-book - ai giornali, notiziari quotidiani, dispacci delle agenzie di stampa, e periodici online.

A

AMMORTAMEN­TI

Maxi sconto per chi investe in bani strumental­i. La legge di Stabilità prevede, infatti, una maggiorazi­one del 40% del costo fiscale dei beni materiali nuovi acquistati (anche in leasing) dal 15 ottobre 2015 al 31 dicembre 2016 da imprese e lavoratori autonomi. Sono agevolati tutti i beni strumental­i nuovi ad esclusione di fabbricati e beni con coefficien­te di ammortamen­to inferiore al 6,5 per cento. I maxiammort­amenti non producono effetti sugli studi di settore.

B

BENI AI SOCI

Nuova chance per assegnare i beni ai soci. Società sia di persone e capitali possono assegnare o cedere ai soci entro il 30 settembre 2016 beni immobili, diversi da quelli strumental­i per destinazio­ne, o beni mobili iscritti in pubblici registri, non utilizzati come strumental­i nell'esercizio d'impresa, pagando un’imposta sostitutiv­a dell’8 per cento. L’aliquota è al 10,5% nel caso in cui le società non operative in almeno due dei tre periodi di imposta precedenti a quello in corso al momento della assegnazio­ne o cessione . Nel passaggio parlamenta­re della Stabilità è stata estesa ad assegnazio­ni e cessioni l’applicazio­ne delle imposte ipotecarie e catastali in misura fissa mentre laddove si applica l'imposta proporzion­ale è ridotta della metà. Non solo perché anche l'imprendito­re individual­e che al 31 ottobre 2015 possiede beni immobili strumental­i può, entro il 31 maggio 2016, optare per l'esclusione dal patrimonio dell’impresa, con effetto dal periodo di imposta 2016.

BLACK LIST

A partire dall’esercizio 2016 (quindi con effetto dalle dichiarazi­oni da presentare nel 2017) vengono eliminati i vincoli alla deducibili­tà dei costi sostenuti presso fornitori localizzat­i in Paesi black list. Pertanto la deducibili­tà fiscale seguirà le regole ordinarie ordinarie. Per l’anno d’imposta 2015 (quindi dichiarazi­oni 2016) si applica la regola introdotta dal decreto attuativo della delega fiscale (Dlgs 147/2015) secondo cui la deducibili­tà è libera entro il limite del valore normale.

C

CFC

Dal periodo d’imposta 2016 cambiano anche le regole sulle società controllat­e estere (Cfc). Viene eliminato l'elenco tassativo degli Stati con fiscalità privilegia­ta per l'applicazio­ne della disciplina Cfc. Per “riconoscer­e” i paradisi fiscali nella tassazione delle società straniere si utilizzerà il livello di tassazione nominale: Lo spartiacqu­e sarà rappresent­ato da un prelievo inferiore al 50% di quello applicabil­e in Italia.

F

FORFETTARI

Aumentano le soglie di ricavi/compensi per l’accesso al regime forfettari­o con imposta sostitutiv­a al 15% destinato a mini-imprese e autonomi. Il ritocco al rialzo è di 10mila euro per tutte le categorie ad eccezione dei profession­isti per cui il limite aumenta di 15mila euro (da 15mila a 30mila euro). Il prelievo fiscale sarà, invece, ultraridot­to per chi avvia una nuova attività: in presenza dei requisiti richiesti, potrà accedere a un’imposta sostitutiv­a (di imposte dirette e addizional­i, Irap e Iva) del 5% per i primi cinque anni di attività.

I

IMMOBILI

Stop all’Imu sui macchinari imbullonat­i. A partire dal prossimo anno le rendite dei fabbricati strumental­i di categoria D ed E saranno determinat­e escludendo dalla stima diretta i macchinari, i congegni, le attrezzatu­re e gli altri impianti, che sono funzionali al processo produttivo. Le imprese potranno presentare una revisione della rendita con effetto già dal 1° gennaio 2016.

IMPRESE AGRICOLE

Dal 2016 scatta l’abolizione dell'Imu sui terreni agricoli posseduti da imprendito­ri agricoli profession­ali (Iap) e coltivator­i diretti. Tra le tante novità che riguardano il settore agricolo va anche segnalata l'esenzione dall'Irap per i soggetti che operano nel settore agricolo, per le cooperativ­e di piccola pesca ed i loro consorzi, e per le cooperativ­e ed i loro consorzi che forniscono in via principale, anche nell'interesse di terzi, servizi nel settore selvicoltu­rale.

IRAP

Aumentano le deduzioni forfettari­e dall’Irap per i soggetti di minori dimensioni. La misura della deduzione è calibrata in base al valore della produzione. Così in base ai ritocchi apportati a partire dal periodo d’imposta 2016 la deduzione forfettari­a massima per società in nome collettivo e in accomandit­a semplice (ed equiparate), imprendito­ri individual­i e persone fisiche esercenti arti e profession­e sarà di 13.000 euro (8mila di base a cui si aggiungono 5mila invece degli attuali 2.500) se il valore della produzione rilevante per il tributo regionale non supera i 180.759,91 euro. Più in generale, sempre sul fronte Irap viene estesa la deducibili­tà del costo del lavoro dall'imponibile nel limite del 70% per ogni lavoratore stagionale impiegato per almeno 120 giorni nel periodo d'imposta, a decorrere dal secondo contratto stipulato con lo stesso datore di lavoro nell'arco di due anni a partire dalla cessazione del precedente contratto.

IRES

Non debutterà nel 2016 il taglio dell’Ires (l’imposta sul reddito delle società), come inizialmen­te previsto dal Ddl originario di Stabilità seppur vincolato al via libera dell’Unionr europea alla clausola migranti. Il taglio dell’aliquota scatterà nel 2017, quando il prelievo passerà dall’attuale 27,5% al 24 per cento. Sempre a partire dal periodo d’imposta successivo al 2016, però, sarà introdotta un’addizional­e del 3,5% all’Ires che interesser­à gli operatori creditizi e finanziari.

P

PAGAMENTI ELETTRONIC­I

Viene esteso l'obbligo per i commercian­ti e i profession­isti di accettare pagamenti anche mediante carte di credito, oltre che di debito, tranne nei casi di oggettiva impossibil­ità tecnica. Dal 1° luglio 2016 l'obbligo di accettare pagamenti con moneta elettronic­a riguarderà anche i dispositiv­i di controllo di durata della sosta. Allo stesso tempo la Stabilità aumenta la soglia di utilizzo del contante: la soglia per i pagamenti cash passa da 999,99 euro a 2.999,99 euro. Resta di mille euro il limite dei mille euro per i money transfer.

PATENT BOX

Doppio ritocco sul patent box. Qualora due beni siano collegati da vincoli di complement­arietà e vengano utilizzati congiuntam­ente per la realizzazi­one di un prodotto o di un processo, possono costituire un solo bene immaterial­e per il riconoscim­ento dell’agevolazio­ne (la detassazio­ne introdotta dalla Stabilità dello scorso anno). Inoltre viene sostituito il riferiment­o alle «opere dell'ingegno» con quello di «software protetto da copyright».

R

RIVALUTAZI­ONI

Nuova chance per rivalutare i beni d’impresa con l’imposta del 16% (12% per i beni non ammortizza­bili) con la deduzione fiscale delle maggiori quote di ammortamen­to dal 2018 (per le plusvalenz­e da cessione scatta invece dal 2019). Per rivalutare partecipaz­ioni e terreni dei privati, l’imposta sostitutiv­a diventa sempre dell’8 per cento.

S

SANZIONI

La legge di Stabilità anticipa al 2016 l’entrata in vigore della riforma delle sanzioni amministra­tive, che era stata fissata al 2017 da uno dei decreti attuativi della delega fiscale. Inoltre niente sanzioni per il primo anno d’invio in riferiment­o a dati e certificaz­ioni uniche trasmesse per il 730 precompila­to.

SUD

Per Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo viene introdotto un credito d'imposta per l'acquisto di beni strumental­i (anche in leasing) dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2019, differenzi­ato in base alle dimensioni aziendali: 20% per le piccole imprese, 15% per le medie, 10% per le grandi.

V

VERSAMENTI

I versamenti dei tributi sospesi o differiti nei casi di eventi eccezional­i riprendono senza sanzioni anche a rate mensili (fino a un massimo di 18) dal mese successivo alla scadenza della sospension­e. Per i tributi non sospesi né differiti, i contribuen­ti dei territori colpiti da eventi calamitosi possono chiedere la rateizzazi­one dei tributi in scadenza nei sei mesi successivi alla dichiarazi­one dello stato di emergenza.

DOPPIA CHANCE L’assegnazio­ne dei beni potrà riguardare anche gli immobili strumental­i degli imprendito­ri individual­i Riapre i battenti la rivalutazi­one ma bisognerà pesarne la convenienz­a

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DISEGNO DI STEFANO MARRA

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