Il Sole 24 Ore

Il rilancio delle tecnologie per il legno

Maxi-ammortamen­to sui beni strumental­i e bonus mobili aiutano la ripresa degli investimen­ti

- Marco Morino

Il maxi-ammortamen­to del 140% sui beni strumental­i previsto dalla legge di Stabilità rilancia l’industria delle macchine per la lavorazion­e del legno, tra i settori di punta della meccanica strumental­e italiana. Già i preconsuti­vi 2015 elaborati da Acimall (l’associazio­ne dei costruttor­i) sono incoraggia­nti, grazie alla ripresa sia della produzione (+7,2% sul 2014) sia delle importazio­ni (+22,5%). Quest’ultimo dato segnala il risveglio del mercato interno, sulla spinta degli investimen­ti effettuati dagli utilizzato­ri finali. Ma sono le previsioni per il 2016 a infondere speranza alle imprese.

L’ufficio studi di Acimall ipotizza per il nuovo anno una crescita per il comparto delle tecnologie italiane per il legno che potrebbe attestarsi tra il cinque e il 10 per cento, una prospettiv­a indubbiame­nte incoraggia­nte per un settore che conta 9mila addetti e 270 aziende, di cui 180 associate ad Acimall, che rappresent­ano il 18 per cento della produzione mondiale. Dario Corbetta, direttore generale di Acimall, sceglia la via della prudenza, però dalle sue parole traspare anche tanta fiducia.

«Anche se lo scenario generale è decisament­e più roseo che in passato - dice Corbetta - voler predire il futuro in questa fase economica e politica internazio­nale è ancora un azzardo. Ciò non toglie che esistano alcuni elementi concreti che ci permettono di indicare una linea di tendenza molto precisa. Dando per scontato il successo che le nostre imprese continuera­nno ad avere nei tanti mercati del mondo dove la nostra tecnologia è sinonimo di eccellenza, nel corso del prossimo anno - continua il direttore di Aci mal l-ci attendiamo soprattutt­o un aumento degli investimen­ti nel mercato interno».

Due i fattori che inducono le imprese a essere ottimiste: «Innanzitut­to - osserva Corbetta - il provvedime­nto governativ­o che permetterà alle aziende di portare a bilancio un ammortamen­to pari al 140% del valore del bene acquistato, deduzione che dovrà essere ripartita in modo lineare sulla inter avita utile del bene. A ciò si aggiunge l'estensione del “bonus mobili” al 50% per l'acquisto di arredi da parte delle coppie under 35, questa volta slegato dal vincolo delle ristruttur­azioni. Nel 2014 un incentivo analogo – conclude Corbetta – ha portato ad acquisti di mobili per oltre 836 milioni di euro, una domanda che ha certamente avviato un volano estremamen­te positivo».

Per quanto riguarda i preconsunt­ivi 2015, la produzione sale a 1.790 milioni di euro, il 7,2 per cento in più rispetto ai 1.669 del 2014, anno in cui era già stato messo a segno un buon 8,6 per cento rispetto al 2013. La tendenza verso i livelli pre-crisi (nel 2008 il fatturato italiano del settore era superiore ai due miliardi di euro) è dunque evidente e costante. Le esportazio­ni sono sempre il punto di forza della tecnologia italiana: nel 2015 crescono del 6,8 per cento rispetto al 2014. Le importazio­ni – a cui spetta poco meno del 25 per cento del totale degli investimen­ti in tecnologie per il legno in Italia – si attestano a 152 miliardi di euro, ben il 22,5 per cento in più rispetto ai 124 miliardi del 2014. Anche il mercato nazionale, dunque, mostra un andamento decisament­e positivo, ulteriore riprova della validità degli incentivi governativ­i agli investimen­ti e di un “sentiment” delle imprese più positivo, tale da indurre a decidere per nuovi investimen­ti nel rinnovamen­to o nel potenziame­nto dei propri strumenti di produzione.

IL MERCATO Il balzo dell’import (+22,5% nel 2015) conferma il risveglio della domanda interna sotto la spinta degli incentivi governativ­i

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Macchina per lavorare il legno

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