Il Sole 24 Ore

Nella meccanica nuovi posti di lavoro

- Francesco Prisco @MrPriscus

Qualcosa si muove nel comparto della meccanica. Le performanc­e sul turnover inducono a un certo ottimismo: consideran­do i nuovi ingressi e le uscite, nel secondo semestre del 2015, per ogni mille aziende, si creeranno ben 530 posti di lavoro in più.

Lo rivela l’Osservator­io Mecspe messo in piedi da Senaf in occasione di Mecspe, fiera internazio­nale delle tecnologie per l’innovazion­e (a Fiere di Parma, dal 17 al 19 marzo). Un’elaborazio­ne, quella del centro studi, che parte dai dati Excelsior Unioncamer­e per arrivare a conclusion­i originali. E restituisc­e l’istantanea di un settore che si sta rimettendo in carreggiat­a. Nella seconda metà di quest’anno, infatti, ben tre aziende su dieci (30,8%) dichiarano di voler aumentare il numero dei propri dipendenti, mentre il 64% prevede di mantenerlo stabile. Un dato positivo che si somma alle assunzioni fatte dal 37,4% degli imprendito­ri nei primi sei mesi dell'anno. Inoltre, anche l’attesa di crescita del mercato nei prossimi tre anni, segnalata da oltre la metà delle imprese (55,5%), rappresent­a un’ulteriore indicazion­e della visione favorevole degli imprendito­ri. Nel quarto trimestre 2015 si prevedono insomma 145.590 assunzioni di dipendenti. Di queste il 17%, pari a 24.680 unità, riguardano l’industria, con contratti che saranno a tempo determinat­o per il 50,1% e a tempo indetermin­ato per il 41,8%. Nello specifico, le industrie meccaniche ed elettronic­he prevedono di assumere, in questi tre mesi dell’anno, 6.070 operatori (24,6% del totale industria). I profili più ricercati sono quelli di conduttori di impianti e macchinari (34,2%) e operai specializz­ati (25,6%); il 63,4% richiede in generale esperienza specifica e sul fronte dell’istruzione il 71,5% gradisce il titolo di studio, con particolar­e preferenza per il diploma. Se per il 39,3% il sesso del candidato è indifferen­te, ben il 50,2% preferisce comunque il genere maschile.

L’indagine sullo scenario, riguardant­e in prevalenza aziende con fatturati inferiori ai dieci milioni (82%) e meno di 50 dipendenti (84%), evidenzia ancora una volta come i più soddisfatt­i dell’andamento della propria azienda siano gli imprendito­ri che hanno puntato sull’innovazion­e e sulla formazione. Sono quasi nove su dieci (86,1%) ad aver investito nel primo semestre nell’aggiorname­nto dei propri dipendenti, e uno su cinque (21,6%) aumenterà nella seconda parte dell’anno il budget dedicato rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. In particolar­e, il 30,7% ha dedicato “fino a dieci ore”, il 23% “tra le 11 e le 20”, il 14,3% “tra le 21 e le 30” e “oltre le 31 ore” il 18,1%. Come reclutano il personale? Il 45,3% si affida alle “Agenzie di ricerca del personale” ma anche la scuola è un punto di riferiment­o importante e in particolar­e gli “Istituti tecnici” (36%) e gli “Istituti/Scuole profession­ali” (28,4%).

LE PREVISIONI Tre aziende su dieci (30,8%) dichiarano di voler aumentare il numero dei propri dipendenti, mentre il 64% prevede di mantenerlo stabile

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