Nella meccanica nuovi posti di lavoro
Qualcosa si muove nel comparto della meccanica. Le performance sul turnover inducono a un certo ottimismo: considerando i nuovi ingressi e le uscite, nel secondo semestre del 2015, per ogni mille aziende, si creeranno ben 530 posti di lavoro in più.
Lo rivela l’Osservatorio Mecspe messo in piedi da Senaf in occasione di Mecspe, fiera internazionale delle tecnologie per l’innovazione (a Fiere di Parma, dal 17 al 19 marzo). Un’elaborazione, quella del centro studi, che parte dai dati Excelsior Unioncamere per arrivare a conclusioni originali. E restituisce l’istantanea di un settore che si sta rimettendo in carreggiata. Nella seconda metà di quest’anno, infatti, ben tre aziende su dieci (30,8%) dichiarano di voler aumentare il numero dei propri dipendenti, mentre il 64% prevede di mantenerlo stabile. Un dato positivo che si somma alle assunzioni fatte dal 37,4% degli imprenditori nei primi sei mesi dell'anno. Inoltre, anche l’attesa di crescita del mercato nei prossimi tre anni, segnalata da oltre la metà delle imprese (55,5%), rappresenta un’ulteriore indicazione della visione favorevole degli imprenditori. Nel quarto trimestre 2015 si prevedono insomma 145.590 assunzioni di dipendenti. Di queste il 17%, pari a 24.680 unità, riguardano l’industria, con contratti che saranno a tempo determinato per il 50,1% e a tempo indeterminato per il 41,8%. Nello specifico, le industrie meccaniche ed elettroniche prevedono di assumere, in questi tre mesi dell’anno, 6.070 operatori (24,6% del totale industria). I profili più ricercati sono quelli di conduttori di impianti e macchinari (34,2%) e operai specializzati (25,6%); il 63,4% richiede in generale esperienza specifica e sul fronte dell’istruzione il 71,5% gradisce il titolo di studio, con particolare preferenza per il diploma. Se per il 39,3% il sesso del candidato è indifferente, ben il 50,2% preferisce comunque il genere maschile.
L’indagine sullo scenario, riguardante in prevalenza aziende con fatturati inferiori ai dieci milioni (82%) e meno di 50 dipendenti (84%), evidenzia ancora una volta come i più soddisfatti dell’andamento della propria azienda siano gli imprenditori che hanno puntato sull’innovazione e sulla formazione. Sono quasi nove su dieci (86,1%) ad aver investito nel primo semestre nell’aggiornamento dei propri dipendenti, e uno su cinque (21,6%) aumenterà nella seconda parte dell’anno il budget dedicato rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. In particolare, il 30,7% ha dedicato “fino a dieci ore”, il 23% “tra le 11 e le 20”, il 14,3% “tra le 21 e le 30” e “oltre le 31 ore” il 18,1%. Come reclutano il personale? Il 45,3% si affida alle “Agenzie di ricerca del personale” ma anche la scuola è un punto di riferimento importante e in particolare gli “Istituti tecnici” (36%) e gli “Istituti/Scuole professionali” (28,4%).
LE PREVISIONI Tre aziende su dieci (30,8%) dichiarano di voler aumentare il numero dei propri dipendenti, mentre il 64% prevede di mantenerlo stabile