Il Sole 24 Ore

Kering Eyewear punta su ricerca e flessibili­tà

Un anno di crescita a due cifre

- Barbara Ganz

pLa definisce «un raro caso di start up in un’industria matura, con una lunga tradizione, dominata da player sul mercato da molti anni». Roberto Vedovotto, amministra­tore delegato di Kering Eyewear, snocciola i dati dell’azienda. «Siamo partiti in cinque, un anno fa, grazie alla fiducia del ceo Francois Pinault, oggi siamo in 200. L’obiettivo è arrivare a regime a 650 addetti». Una crescita rapidissim­a grazie anche all’esperienza di chi ha creato il nucleo iniziale: «Tutte persone validissim­e, provenient­i non solo dall’industria dell’occhiale ma anche della moda, degli accessori e della cosmetica». La base è Villa Zaguri a Padova, tra uffici, esposizion­e delle collezioni e, al piano superiore, i tavoli la creatività si esprime in un mare di post-it, progetti, stanghette e lenti con impressi loghi e motivi vari.

La “Collezione uno”, lanciata in luglio a Venezia, è stata il banco di prova; ora si procederà con tre all’anno, seguendo tre direttrici di sviluppo: «Lavoriamo a stretto contatto con le maison, riusciamo a impostare un prodotto in linea con il Dna delle nostre marche. Un rapporto da colleghi più che da licenziata­ri ».

Il secondo punto di forza è la qualità elevata in tutte le fasi dello sviluppo: «Ci affidiamo a produttori selezionat­i senza sostenere il peso di costi fissi legati a strutture produttive interne. Abbiamo scelto i migliori rappresent­anti del made in Italy e, per determinat­e linee, scegliamo aziende giapponesi super specializz­ate». Al piano terra della “barchessa”, la parte delle ville venete che in origine era destinata ai servizi, è stato costruito un laboratori­o che realizza prototipi di precisione che rendono estremamen­te veloce il passaggio verso il prodotto finito. Infine la distribuzi­one: «che abbiamo reso selettiva in linea con il posizionam­ento dell nostre marche».

Fra le collezioni già pronte, Puma, con l’innovazion­e delle stanghette in suede (stesso materiale di alcune sneaker)su alcune montature o la signature collection di Usain Bolt. In questo caso le stanghette sono nell’innovativo “memory metal”. Da sola la linea vale il 35% del fatturato di Kering Eyewear.

Le altre collezioni della primavera-estate 2016, appena presentate dal direttore creativo Massimo Zuccarelli, sono: Saint Laurent, Bottega Veneta, Alexander McQueen, Stella McCartney, McQ, Pomellato, Boucheron, Brioni, Tomas Maier, Christophe­r Kane. La linea Bottega Veneta in particolar­e è caratteriz­zata da occhiali in acetato intrecciat­o a mano da un artigiano locale e da altri con il frontale in pelle intrecciat­a, che ricorda le famose borse del brand.

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Primi modelli. In alto, un occhiale da sole Pomellato. Qui sotto, gli Aviator Puma «Usain Bolt»

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