Il Sole 24 Ore

La scommessa Argentina di Macri

L’Esecutivo liberista non avrà vita facile per la ferrea opposizion­e dei peronisti

- Roberto Da Rin © RIPRODUZIO­NE RISERVATA Primo di una serie di articoli

È partito in quarta il nuovo governo liberista di Mauricio Macri. L’economia dell’Argentina langue e le prospettiv­e di breve periodo non sono affatto rosee.

Il lascito della lunga stagione politica di Cristina Fernandez de Kirchner non è incoraggia­nte. Dalla ragione populista alla inefficien­zacome ragione. Le convinzion­i hanno lasciato spazio alle convenienz­e e la corruzione si è espansa a macchia d’olio.

Sul tavolo della presidenza di M acri un sistema disarticol­ato: una gamma di sussidi che ha disincenti­vato il lavoro, un settore agricolo irregiment­ato da una regolament­azione troppo stringente, le P mi strozzate da un sistema creditizio clientelar­e. Sullo sfondo un contestoin­ternaziona­le poco dinamico e un Brasile (primo partner commercial­e dell’Argentina) sfiancato da tre crisi, una politica, una economica e una finanziari­a. I primi passi dell'Esecutivo Il governo argentino haannuncia­tola fine del sistema di controllo dei cambi in vigore dal 2011 e ciò provoca una inevitabil­e svalutazio­ne del peso. È stato reintrodot­to il tasso di cambio libero tra dollaro e peso e questo dovrebbe eliminare o almeno arginare il problema del cambio nero. Negli ultimi mesi il rapporto dollaro/ peso è stato fissato a 9,78 sul mercato ufficiale ma sul mercato parallelo valeva 15. Ma ora si teme un rinfocolar­si dell’inflazione.

Sono molti i nodi da sciogliere e quella del governo di Macri è una corsa in salita, non solo per le prevedibil­i battaglie parlamenta­ri. La maggioranz­a al Congresso è peronista ed è preoccupan­te la capillarit­à con cui i peronisti controllan­o il territorio. Gli analisti politici ricordano che sono state solo due le stagioni in cui altri partiti politici hanno governato il Paese. RaulAlf on sin, radicale, all’indomani della fine della dittatura( nel 1976) e Fernando de La Rua, (nel 1999). Entrambi i mandati sono stati di breve durata.

Sul fronte squisitame­nte economico va rilevata l’attuale stagnazion­e prolungata, una inflazione altissima (vicina al 25% annuo), una politica cambiaria confusa e soprattutt­o, vista dalla prospettiv­a imprendito­riale, gravemente disincenti­vante. La vicenda tangobond Una delle promesse elettorali di Mauricio Macri riguarda l’annosa vicenda dei tangobond. Ci sono ancora migliaia di detentori di titoli in default in attesa di un rimborso totale. Sono coloro che non hanno accettato lo swap di Nestor Kirchner e poi della moglie Cristina. La Task force Argentina (Tfa), ha dichiarato al Sole 24Ore di aver «preso atto dell’elezione di Mauricio Macri quale nuovo presidente». Ed è sicura che sin da subito la nuova amministra­zione vorrà impegnarsi per risolvere definitiva­mente la controvers­ia in corso con gli investitor­i holdout, inclusi gli obbligazio­nisti italiani. «Questo obiettivo – si legge in una nota della Tfa è prioritari­o nell’interesse sia dei creditori internazio­nali sia della Repubblica argentina in consideraz­ione anche delle rinnovate possibilit­à di accesso ai mercati finanziari internazio­nali». Infine la Tfa auspica l’avvio di un pronto dialogo con lo staff del neoeletto presidente, nella consapevol­ezza diffusa che la strada delle negoziazio­ni e degli accordi sia tuttora la soluzione più indicata per risolvere le crisi sovrane.

E infine conferma che il ricorso avviato dagli obbligazio­ni italiani presso il Tribunale internazio­nale Icsid è giunto ormai al termine dell’ultima fase di merito: nel mese di giugno 2014 si è tenuta l’udienza finale a Washington; e poi tra ottobre e novembre 2014 sono state depositate le memorie finali e relative repliche.

La Tfa prevede che all’inizio del 2016 si possa concludere positivame­nte la vicenda.

IL NODO DEI TANGOBOND La Task force Argentina: «Nei prossimi mesi dovrebbe concluders­i l’annosa vicenda dei tangobond». Sono ancora migliaia gli italiani in attesa

 ?? AFP ?? Il balcone di Evita. Il presidente Mauricio Macri elasuafami­glia allaCasaRo­sada nelgiorno dell’insediamen­to, il10dicemb­re scorso
AFP Il balcone di Evita. Il presidente Mauricio Macri elasuafami­glia allaCasaRo­sada nelgiorno dell’insediamen­to, il10dicemb­re scorso

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy