Il Sole 24 Ore

Shenzhen, quell’«offesa» per il takeover su Vanke

L’affondo di Baoneng

- Rita Fatiguso

privato diventa il paladino della storia dell'azienda contro la scalatadiu­ngruppomis­terioso,vissuto come un vero e proprio invasore. I primi a soffrirne, di questo attacco frontale, sono stati Wang Shi e Yu Liang, il presidente di Vanke, fedele alleato della prima ora.

Per rintuzzare l'assalto di Baoneng sarebbe sceso in campo il colosso Cofco con 30 miliardi di yuan per lottare contro il takeover. Notizia, pare, smentita. Baoneng intanto è schizzata al 22.45% dall'11 dicembre, una quota enorme se si pensa che ha iniziato in Vanke con appena il 5 per cento. Se arriverà al 30% rimpiazzer­à China resources come principale azionista dell'azienda; Baoneng è sul piede di guerra, fa sul serio, sembra che voglia mettere in pista una sussidiari­a di Hong Kong, China Goldjoy group.

Vanke starebbe negoziando, a sua volta, con tre gruppi statali, tra cui China resources. Il discorso di Wang Shi filtrato dai ostile su Vanke. Apriti cielo. Un social media è in parte frutto di fulmine a ciel sereno. una riunione privata, ma la sintesi,

Le dinamiche del capitalism­o confermata, è stata riportata cinese infatti seguono un anche dal web account di copione sconosciut­o a chi opera Cec, il Club degli imprendito­ri, in altre parti del mondo. Un dato che Wang Shi fa parte del takeover, in un mercato imperfetto consesso dei più importanti come quello cinese, è imprendito­ri privati cinesi. un’offesa terribile. L'imperativo dei fondatori di

Così, dopo la fuga misteriosa Vanke è semplice: bisogna evitare e il ritorno (altrettant­o misterioso)inpistadel­ceodiFosun,Guo di snaturare l'azienda, Vanke era una piccola realtà di Guangchang, altro cinquanten­ne Shenzhen, oggi ha una fama rampante della finanza cinese, enorme tanto è vero che si è lanciata è la volta di Vanke, assediata all'estero in una serie di da un gruppo ostile, a far notizia, operazioni – ricordiamo ha addirittur­a attirando l'attenzione di milioni portato un suo padiglione di cinesi ipnotizzat­i dai social all'Expo di Milano – che network come WeChat. Quindi hanno rafforzato il marchio. il chairman di un grande gruppo pPoteva sembrare uno scherzo, una montatura, la parodia di un videogioco e, invece, era tutto vero. Sospeso venerdì il titolo in borsa, nel weekend sui social network cinesi circolavan­o immagini di Wang Shi, fondatore e chairman di Vanke, il primo immobiliar­ista cinese, vestito con tanto di corazza e mazza ferrata inpugno,inperfetto­stilemedio­evale a lottare contro i barbari.

Clash of clan, o quasi. I barbari veri sono quelli del gruppo Baoneng, anche loro di Shenzhen, ramo assicurazi­oni, che hanno appena lanciato un takeover

LA VICENDA Nel mercato cinese una mossa ostile è considerat­a un affronto: milioni di piccoli investitor­icommentan­o la vicenda sulle chat

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