Bcc di Roma, in porto il salvataggio di Bcc Padovana
pLaBccdiRoma,primoistituto di credito cooperativo in Italia per totale attivo (saranno 10,9 miliardi alla fine del 2015), impieghi (6,1 miliardi), raccolta (9,5), patrimonio netto (760 milioni) e utile netto (18,2 milioni al 30 settembre) - presente nel Lazio e Abruzzo con 180 sportelli, 1.262 dipendenti, 30.455 soci e quasi 300mila clienti – ha presentato ieri l’acquisizione delle attività e passività della Banca Padovana di Credito Cooperativo, storico istituto (il primo in Italia della cooperazione), il maggiore tra le trenta Bcc del Veneto, commissariato dal maggio del 2014, dopo una passività di 69 milioni di euro.
L’operazione, che salva 215 posti di lavoro, si è conclusa grazie all’interventodelFondodiGaranzia del Credito Cooperativo che si occuperà della gestione di 650 milioni di crediti in sofferenza, non rilevati da Bcc di Roma, e del rimborso - già da oggi - dei prestiti subordinati alla clientela retail (circa 1.200 risparmiatori) per 29 milioni , i cui fondi sono stati già stanziati. Con Banca Padovana l’istituto romano chiude il 2015 con impieghi complessivi per 6,8 miliardi di euro, 12,3 miliardi di attivo patrimoniale, un utile netto di 18,5 milioni e indici ben al di sopra dei minimi regolamentari. «La nuova realtà - ha detto il direttore generale della Banca, Mauro Pastore - manterrà positivi assetti patrimoniali con il CET1 ratio e il Total Capital ratio posizionati entrambial14,4%.Evogliamomettere a disposizione del territorio già dal 2016 risorse per 200 milioni».
L’operazione di acquisizione è il primo salvataggio di una Bcc in Veneta e anche i trentini». crisi con l’intervento del sistema Archiviato invece il progetto del credito cooperativo. Sistema di salvataggio di Carichieti: la che, in attesa della riforma governativa, Bcc di Roma non parteciperà all’asta si sta dividendo sui modelli per acquisire la Cassa di risparmio di governance. «Sono favorevole - «per noi un onere insopportabile». al gruppo unico del credito cooperativo Mentre nessun – ha dichiarato ieri Francesco pensiero sul diventare una popolare, Liberati, presidente di Bcc ora che i numeri patrimoniali di Roma e di Federlus, la federazioneregionaledelLazio-conuna lo permetterebbero: «Mai. Ho sempre avuto l’idea che il modello newco al vertice che non può essere giusto sia la cooperativa di Iccrea Holding. Ci sarebbe credito e non la società per azioni. un conflitto di interessi». «Su un Lì ci sono gli interessi privati», gruppo unico - ha aggiunto Liberati ha sentenziato il presidente. - sono d’accordo la Federazione