Multinazionali, test su ricavi e imposte
p Con il disegno di legge di Stabilità inizia il “recepimento” delle raccomandazioni Ocse sviluppate con il progetto Beps. Mentre le imprese multinazionali si stanno interrogando sulla tempistica di implementazione e sugli impatti che nei vari Paesi avranno le raccomandazioni Ocse del progetto Beps, in Italia si iniziano a dare le prime risposte, soprattutto in tema di trasparenza e scambio d'informazioni.
Con il Ddl Stabilità, ai fini di adeguare il Paese alle direttive emanate dall'Ocse (Action 13), viene introdotto l'obbligo per le imprese multinazionali residenti di predisporre e presentare annualmente una rendicontazione Paese per Paese che indichi l'ammontare dei ricavi e degli utili lordi, le imposte pagate e maturate, insieme ad una serie di altri elementi indicatori di un'attività economi- effettivamente svolta.
Entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di Stabilità, con decreto del ministero dell'Economia, dovrebbero essere stabiliti i dettagli del CbC (country by country) Report che diano concreta e coerente attuazione alle indicazioni Ocse; in particolare dovranno essere definiti modalità, termini, elementi e condizioni del modello di trasmissione all'agenzia delle Entrate.
Gli obbligati a tale rendicontazione annuale sarebbero le società capogruppo (ultimate parent company), residenti fiscalmente in Italia e tenute alla reda- del bilancio consolidato. Le condizioni necessarie a far scattare l'obbligo tuttavia sarebbero due: una soglia di rilevanza per il fatturato consolidato, conseguito dal gruppo d'imprese multinazionali nel periodo d'imposta precedente a quello di rendicontazione, di almeno 750 milioni di euro e il fatto di non essere controllate a loro volta da soggetti diversi dalle persone fisiche.
Interessante notare che all'interno di un gruppo multinazionale, l'obbligo alla presentazione del CbC sussisterebbe in ogni caso in capo alla società controllata residente in Italia, se la controllante estera, sebbene tenuta al bilancio consolidato, è residente in un Paese che non ha introdotto il medesimo obbligo di rendicontazione ovvero non ha in vigore con l'Italia un accordo che consenta lo scambio d'informazione relativo al CbC Report ovvero sia inadempiente rica spetto a quest'ultimo obbligo.
Stante la rilevanza delle informazioni anche di carattere commerciale che potrebbero essere contenute nella reportistica, l'agenzia delle Entrate assicurerà la riservatezza delle medesime nella stessa misura prevista per le informazioni che devono essere fornite in base alla Convenzione multilaterale per la mutua assistenza amministrativa in materia fiscale. Anche grazie a questo accordo raggiunto fra le autorità fiscali compenti per facilitare lo scambio d'informazione e in generale i rapporti tra le varie amministrazioni finanziarie coinvolte, il CbC Report avrà lo scopo di garantire alle amministrazioni fiscali di ottenere in modo più rapido una maggiore comprensione del modello di business. Si avrà, pertanto, una completa mappatura del modo in cui le imprese multinazionali strutturano a livello globale le operazioni infrazione gruppo e come le stesse beneficiano di vantaggi fiscali nelle varie giurisdizioni coinvolte.
Trattandosi dell'introduzione di un nuovo obbligo informativo da parte delle imprese, a garantire il corretto adempimento dello stesso vi è anche l'aspetto sanzionatorio. Per l'omessa presentazione della rendicontazione o invio dati incompleti o non veritieri, salva la ricorrenza di ipotesi più gravi, si renderebbe applicabile la sanzione amministrativa da 10mila a 50mila euro.
Il Ddl Stabilità, in linea con quanto scritto nel decreto legge sulla crescita e l'internazionalizzazione delle imprese e le direttive Ocse, dimostra il crescente interesse del nostro Paese alle cosiddette best practice nel combattere l'evasione e l'elusione fiscale internazionale supportando iniziative che incentivano la trasparenza e lo scambio d'informazioni.
L’ADEMPIMENTO Entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge il ministero dell’Economia dovrà definire le modalità applicative