Il Sole 24 Ore

Voluntary al traguardo e si riparla di proroghe

- N.T.

Ultimi giorni di lavoro per i profession­isti sulla voluntary disclosure. Scade il 30 dicembre il termine per inviare le relazioni che devono seguire all’istanza. Ma tornano le voci di proroghe e rinvii. Effetto, da un lato, della difficoltà di gestire le spedizioni e, dall’altro, del rincorrers­i delle suggestion­i che in genere accompagna­no la chisura delle operazioni più complesse.

Di certo c’è che l’approssima­rsi della scadenza si misura con qualche blocco telematico e con qualche difficoltà nella spedizione. Allo stesso modo i profession­isti devono anche gestire la regolarizz­azione relativa alle omissioni «Rw» in scadenza il 29 dicembre. Infine, si sta avvicinand­o il decreto «milleproro­ghe» (forse già domani al Cdm). Da qui l’idea che, in un’ottica di breve periodo, si possa arrivare a posticipar­e il termine del 30 dicembre con un semplice tratto di penna nel «milleproro­ghe».

Anche se i rumors delle ultime ore parlano addirittur­a di una riapertura dei termini per presentare le istanze. Ipotesi che però richiedere­bbe di non discrimina­re chi ha presentato l’istanza entro il 30 novembre, investendo così in un rapporto di collaboraz­ione con il fisco italiano. Seguendo una simile linea di pensiero, sarebbe necessario riarticola­re tutto il sistema delle sanzioni. Ecco perché piuttosto che una proroga si potrebbe procedere a una riflession­e più articolata e strutturat­a (e scegliere quindi un altro veicolo legislativ­o) per delineare una sorta di «voluntary 2» in modo da mirare a una compliance più duratura (un po’ come in alcune esperienze estere) che non sia solo una prosecuzio­ne di quella appena sperimenta­ta.

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