Riscossione: tregua dal 24 dicembre al 6 gennaio per le cartelle di Equitalia
pSospensione natalizia per le cartelle esattoriali. La decisione è stata annunciata dall’amministratore delegato della società pubblica della riscossione, Ernesto Maria Ruffini, e riguarda centinaia di migliaia di famiglie e imprese che, con l’eccezione dei casi inderogabili, non vedranno recapitarsi notifiche dal Fisco dal 24 dicembre al 6 gennaio 2016.
La sospensione non ha precedenti nei dieci anni di storia della società pubblica partecipata da agenzia delle Entrate e dall’Inps che lo scorso anno ha riscosso 7,4 miliardi e che prevede nel 2015 di sfiorare gli 8 miliardi.
«Equitalia vuole essere dalla parte degli italiani, non contro - ha spiegato Ruffini -. La sospensione è un atto di attenzione verso imprese e famiglie con cui stringere un nuovo Patto perché il recupero dei crediti e dell’evasione sono fondamentali, così come lo è poter avere gli italiani al proprio fianco».
A oggi circa la metà dei debiti dei contribuenti ha utilizzato lo strumento della rateizzazione per poco più di 30 miliardi di euro di debiti. «A testimoniare - aggiunge Ruffini - che è possibile trovare soluzioni positive per tutti, e in particolare per chi ha difficoltà. Tra poche settimane sarà possibile eseguire tutte le operazioni attraverso il sito istituzionale di Equitalia, così come saranno meno complesse procedure e passaggi amministrativi. Tutto per rendere più facile dialogare con i cittadini e rendere più semplice sanare le singole posizioni».
Da Equitalia spiegano inoltre che grazie alle nuove norme approvate dal governo dal prossimo anno sarà introdotto l’obbligo per le società di usare la mail certificata per ricevere atti e cartelle, mentre per i cittadini sarà necessaria una richiesta diretta. Questo consentirà di semplificare la burocrazia e di diminuire la massa di atti inviati per posta. Una misura che si accompagna con le altre novità introdotte per rendere più facile rateizzare il debito con Equitalia.
Nel dettaglio, nel 2014 Equitalia ha inviato circa 30 milioni di atti, di cui poco più della metà di sole cartelle, che in media raggiungono ogni settimana 300 mila contribuenti. Numeri che fanno capire ancora meglio la portata dello stop deciso per il periodo festivo, in cui saranno recapitate solo alcune migliaia di atti e non i 250 mila previsti per quei giorni.