Quando il privato può diventare un cliente professionale
Il privato di norma è classificato come “cliente al dettaglio” ed è autorizzato a sottoscrivere determinati prodotti e servizi. Si può chiedere il passaggio alla categoria del cliente professionale con una lettera scritta, rinunciando però ad alcune delle protezioni previste dalla normativa. Ma per ottenere questa sorta di “patentino” devono ricorrere alcune condizioni.
Inoltre, prima di accettare e dare corso alla richiesta di passaggio di categoria, la banca deve valutare in forma approfondita l’esperienza, la competenza e le conoscenze del cliente in relazione alla richiesta della diversa classificazione ed esaminare tutte le informazioni in suo possesso. Ma può anche chiedere elementi ulteriori. La richiesta che fa il cliente può valere per tutto il suo portafoglio quindi essere qualificato professionale a titolo generale, oppure può essere circoscritta ad un particolare servizio, ad una singola operazione, ad un singolo strumento o prodotto di investimento. Fatto questo la banca deve verificare che ricorrano almeno due dei seguenti requisiti: 1) il cliente ha svolto operazioni di dimensioni significative sul mercato di riferimento con una frequenza media di 10 operazioni al trimestre nei quattro trimestri precedenti; 2)il portafoglio del cliente, inclusi i depositi in contante, deve superare il valore di 500mila euro; 3) il cliente lavora o ha lavorato nel settore finanziario per almeno un anno ricoprendo una posizione che presupponga la conoscenza delle operazioni o dei servizi previsti. Quindi, c’è violazione se ad esempio un commerciante viene inquadrato come cliente professionale ma non ha un portafoglio di 500mila euro e non opera con la frequenza richiesta.