Come muoversi quando si vuole fare causa alla banca
Se pensate che la banca con il suo comportamento vi abbia fatto un torto, ad esempio abbia forzato il vostro profilo di rischio, è bene aver chiaro il quadro prima di lanciarsi una causa civile. Questa richiede tempo, denaro e soprattutto i giudici non sempre danno ragione ai risparmiatori. Le variabili sono molte e ogni caso fa storia a sé. Il primo passo da compiere è quello di ricostruire il più possibile la storia dell’investimento con i documenti che attestino le modalità con cui è stato suggerito e realizzato. Si deve richiedere la documentazione alla banca e valutare la “copia cliente” perché spesso ha contenuti diversi da quella conservata dal risparmiatore ( barrature ulteriori, firme, possibili altre omissioni). Alla banca la richiesta di documenti va fatta tramite raccomandata con ricevuta ritorno, pec o raccomandata consegnata a mani in banca su cui far apporre il timbro di ricevuta. Se si è stati sottoposti ad un regime di appropriatezza, si deve avere il contratto di negoziazione titoli (se non c’è l’investimento è nullo ex articolo 23 Tuf, testo unico della finanza), adeguato alla normativa vigente al momento della sottoscrizione dell’investimento. Se non è adeguato, c’è un difetto di informativa ex articolo 21 Tuf. Va poi chiesto l’ordine di acquisto del titolo da cui dovrebbe emergere se l’operazione è avvenuta in regime di consulenza/gestione portafoglio o in mera esecuzione (execution only), se l’operazione è appropriata o adeguata, se è avvenuta in un mercato regolamentato e se c’è conflitto di interessi. L’assenza di questi documenti vìola gli obblighi informativi ex articolo 23 Tuf. Non deve mancare il prospetto del titolo che descrive nel dettaglio cosa è stato acquistato; la nota di eseguito che dovrebbe confermare che è stato comprato il titolo con le stesse caratteristiche dell’ordine e allo stesso prezzo; il questionario di profilatura Mifid ( prima del 2007 c’era la scheda di rischio del cliente); l’estratto titoli degli ultimi tre anni precedenti l’investimento per valutare l’operatività dell’investitore e la concentrazioni del suo portafoglio. Se la banca non consegna i documenti entro 90 giorni e non lo fa in modo gratuito, si può procedere con il ricorso per la consegna di documenti (procedura simile al ricorso per decreto ingiuntivo). Prima di andare in causa, si deve procedere con la conciliazione , una via obbligata da seguire e che qualche volta consente una definizione stragiudiziale della vicenda. Mentre in alternativa al procedimento ordinario si può utilizzare il procedimento sommario ex art. 702 bis che riduce i tempi. Nel penale invece l’unione fa la forza. Quindi, più persone possono agire insieme se si dimostra che è stata violata la buona fede e/o c’è un artificio o raggiro. Poi le parti nel corso del processo penale possono costituirsi parte civile e il tribunale penale può liquidare la provvisionale, una sorta di rimborso parziale che farà stato in sede civile, sollevando gli investitori dal dimostrare anche in quella sede la truffa.