La bresciana Mitim acquisita dalla svedese Recipharm
E ntra in orbita svedese l’azienda bresciana Mitim, specializzata in prodotti farmaceutici.
Il gruppo Recipharm ha infatti portato a termine l’acquisizione della realtà lombarda con un’operazione del valore di 640 milioni di corone svedesi, pari a circa 68 milioni di euro. Ad accendere il faro degli scandinavi su Mitim è stata in particolare la specializzazione, concentrata sui cosiddetti beta lattamici (una classe di antibiotici), oltre che su soluzioni sterili iniettabili.
Recipharm è uno dei principali player farmaceutici conto terzi e produce per Big Pharma, piccole aziende e società di ricerca e sviluppo. Il gruppo è già presente in Italia, dopo aver acquistato nel 2014 Corvette Group, attivo nella fornitura di servizi ad alto valore aggiunto per le industrie che operano in ambito farmaceutico. Ad attirare l’attenzione degli svedesi su Mitim è stata la possibilità di implementare il proprio raggio d’azione in un ambito tecnologicamente avanzato come quello dei beta lattamici, che ha portato l’azienda bresciana ad avere importanti quote di vendita all’estero e in particolare negli Stati Uniti, Paese che rappresenta il più importante mercato per questa nicchia.
Il closing dell’operazione è avvenuto con il supporto, in qualità di advisor, dello Studio Gatti Pavesi Bianchi, che ha lavorato con un team che vanta una particolare esperienza nel M&A del settore farmaceutico e un portfolio di almeno 10 operazioni analoghe concluse negli ultimi anni.
Per Mitim – che ha chiuso il 2015 con ricavi intorno ai 42,5 milioni di euro, occupa circa 250 addetti su cinque linee produttive – l’alleanza riveste un’importanza strategica, come sottolinea l’amministratore delegato Giorgio Bruno: «Vogliamo continuare a crescere sul mercato avendo come base il nostro stabilimento italiano. Siamo convinti dell’aiuto che riceveremo dall’esperienza dei nostri nuovi partner».
Per il ceo di Recipharm, Thomas Eldered, «questa acquisizione rappresenta un passo importante nel consolidamento sul mercato Cdmo (produzione conto terzi, ndr). L’operazione, inoltre, rafforza la nostra posizione nel settore dei beta lattamici e ci consentirà non solo di crescere, ma anche di dare vita a importanti sinergie commerciali e operative».