Tirrenia scalda i motori su Saremar
Il gruppo di Onorato punta grazie ai nuovi rifinanziamenti alla crescita delle rotte
Onorato Armatori vuole rilevare Saremar e crescere sul mercato francese.
Armatori scalda i motori su Saremar e si prepara a crescere sul mercato francese. Il gruppo di Vincenzo Onorato, che ha riunito sotto uno stessa compagnia Moby, Tirrenia e Toremar, ha presentato ieri la nuova operazione di finanziamento da 560 milioni: l’obiettivo è la crescita delle rotte già operate (soprattutto da e per la Sardegna), ma spunti interessanti potrebbero venire sia dal mercato francese sia dalle isole minori (La Maddalena e Carloforte). Queste ultime sono le rotte della fallita Saremar che Onorato conta di aggiudicarsi all’apertura delle buste, ad inizio marzo, mentre la rivale Delcomar – anch’essa in gara - si è già assicurata le navi della società regionale sarda.
In ogni caso l'armatore-velista (Onorato è anche presidente del team Mascalzone Latino) esclude per il momento una quotazione in Borsa della sua società e conta di andare avanti con i mezzi propri e con le fonti di finanziamento appena ottenute. Si tratta, in particolare, di un’emissione obbligazionaria da 300 milioni realizzata attraverso un collocamento privato ad investitori internazionali (con scadenza a 2023, cedola al 7,75% e rating Ba2 di Moody’s e BB- di S&P) e di un finanziamento bancario fino a 200 milioni con scadenza 2021 (comprensivo di una linea di credito revolving da ulteriori 60 milioni). «Questa operazione, realizzata nell’arco di tre mesi, ci consente di raggiungere diversi obiettivi importanti: il bond quotato, sottoscritto da investitori istituzionali europei, è un canale che non è disponibile a nessun altro nostro competitor nel Mediterraneo. Inoltre, mentre prima avevamo cinque contratti di finanziamento relativi a varie società, adesso abbiamo due contratti realizzati nello stesso momento. Questo ci consente di ridurre gli oneri finanziari e migliorare il profilo di liquidità» ha spiegato il Cfo Marco Bariletti. E se Vincenzo Onorato ha risposto con un netto “no” all’ipotesi di una quotazione a breve, Bariletti (che è anche executive director di CinTirrenia) ha chiarito a margine a Il Sole 24 Ore che «l’azionista ha da poco acquisito la totalità di CinTirrenia ed è consapevole dei vantaggi che questa situazione comporta», sottolineando che la crescita potrà proseguire grazie ai mezzi propri del gruppo. L’interesse è in particolare sui mercati vicini, ad iniziare dalla Francia in cui Moby aprirà a giugno una nuova linea Nizza-Bastia: «Dopo il consolidamento del mercato italiano guardiamo a un mercato ricco e frammentato come quello francese» sottolinea Bariletti. Per il momento il gruppo non sembra puntare a possibili acquisizioni, ma osserva con attenzione gli sviluppi in un momento in cui la Tirrenia locale (la società pubblica Sncm - Société nationale maritime Corse Méditerranée) ha portato i libri in tribunale.
L’altra opzione di crescita internazionale del gruppo (che conta su 614 milioni di fatturato e 169 milioni di euro di Ebitda) potrebbe riguardare invece la rotta fra gli Stati Uniti e Cuba: «Ci stiamo lavorando» ha spiegato Vincenzo Onorato, chiarendo in ogni caso che per ora si tratta «più di una aspirazione personale che altro» viste le difficoltà di operare su un mercato così lontano.
Onorato Armatori, infatti, che conta una flotta di 64 navi e 6,2 milioni di passeggeri trasportati, ha sempre perseguito una strategia di crescita per rotte contigue con l’obiettivo di rafforzarsi nel Mediterraneo, dove ha costruito «il più importante polo di trasporto passeggeri cruise ferry» secondo le parole del patron del gruppo. A sottolineare questo traguardo è stato ieri anche Fabrizio Palenzona, vicepresidente di UniCredit, una delle banche che hanno svolto il ruolo di global coordinator del prestito obbligazionario. «È la più importante infrastruttura del mare nel Mediterraneo» ha dichiarato Palenzona, che ha commentato anche la recente intervista a Leonardo Del Vecchio in cui il patron di Luxottica, pur ribadendo la propria stima in Ghizzoni, aveva auspicato una discontinuità al vertice della banca milanese: «Gli azionisti non si commentano, si ascoltano – afferma Palenzona - Ho grande stima del cavalier Del Vecchio».
PALENZONA SU UNICREDIT... Il vicepresidente della banca: «Gli azionisti non si commentano, si ascoltano. Ho grande stima del cavalier Del Vecchio»
.... E SULL’INFRASTRUTTURA «Il nuovo gruppo MobyTi rr e n i a è l a p i ù impor tante infrastruttura del mare nel Mediterraneo»