Utili Axa da record, sale il dividendo
Il colosso francese chiude il 2015 con un r isultato operativo di 5,6 miliardi e utili netti in crescita a 5,6 miliardi Il ceo de Castries: «Ottimo lavoro del management di Mps», «noi siamo azionisti stabili»
pFiducia nel lavoro dell’attuale management, nessun disimpegno in vista, soddisfazione per l’andamento della joint venture. Ecco la posizione di Axa, terzo azionista del Monte dei Paschi con il 3,2%, sul rapporto con la banca italiana espressa ieri, in occasione della presentazione dei risultati 2015, dal presidente Henri de Castries.
«Nel valutare la partnership con il Montepaschi – ha detto de Castries – bisogna avere una visione d’insieme, guardare all’equilibrio complessivo. E se certo dal punto di vista stretta- mente finanziario non si tratta di uno dei migliori investimenti di Axa, siamo molto soddisfatti della joint venture assicurativa con la banca, gestita in perfetta armonia, che sta ottenendo risultati persino migliori del previsto. Siamo azionisti stabili e intenzionati a restare tali a lungo, convinti che Fabrizio Viola e la sua squadra stiano facendo un ottimo lavoro, con risultati che prima o poi verranno adeguatamente riconosciuti dal mercato».
Più in generale sull’Italia, de Castries ha ribadito l’interesse di Axa: «Guardiamo sempre con grande interesse al mercato italiano, uno di quelli su cui è possi- bile che un giorno il gruppo aumenti la propria presenza. Ma dipende dalle opportunità, bisogna trovare i partner giusti e in questo momento non c’è nulla di concreto sul tavolo».
Quanto ai conti, il colosso assicurativo francese ha chiuso l’esercizio con risultati solidi, centrando tutti gli obiettivi del piano strategico 2010-2015. A tassi di cambio costanti e perimetro industriale omogeneo, Axa ha registrato un aumento dell'1% dei ricavi (a 98,5 miliardi), con un risultato operativo di 5,6 miliardi (+2%, il più alto di sempre) e utili netti per 5,6 miliardi (+3%).
Nel periodo del piano, il risul- tato operativo per azione è salito del 7% (a 2,16 euro) rispetto a una forbice 5-10%, il cash flow operativo disponibile è stato complessivamente di 25,4 miliardi (era previsto in 24 miliardi), il Roe a fine 2015 era del 14,1% (rispetto a una forbice 13-15%) e il ratio d’indebitamento è sceso al 23% (cioè la parte bassa della fascia inizialmente prevista), mentre quello della solvibilità è salito di quattro punti, al 205 per cento. Axa ha quindi deciso un dividendo in aumento del 16% a 1,10 euro, con una quota di distribuzione del 47% (al centro della nuova fascia 4550%).Dal punto di vista dei settori di attività e delle zone geografi- che (dove il gruppo ha continuato a realizzare una politica selettiva finalizzata alla creazione di valore) ci sono buone notizie da tutti i fronti – in generale dai mercati emergenti, sui quali in cinque anni sono stati investiti oltre 5 miliardi, e in particolare dall'Asia – con la sola eccezione dei mercati dell'Est europeo. Che, Polonia a parte, non rappresentano più una priorità per il gruppo.
Appuntamento ora per la presentazione del nuovo piano (il 21 aprile), incentrato soprattutto sulla trasformazione digitale. Nella quale Axa ha già investito 950 milioni negli ultimi tre anni.