Il Sole 24 Ore

Utili Axa da record, sale il dividendo

Il colosso francese chiude il 2015 con un r isultato operativo di 5,6 miliardi e utili netti in crescita a 5,6 miliardi Il ceo de Castries: «Ottimo lavoro del management di Mps», «noi siamo azionisti stabili»

- Marco Moussanet

pFiducia nel lavoro dell’attuale management, nessun disimpegno in vista, soddisfazi­one per l’andamento della joint venture. Ecco la posizione di Axa, terzo azionista del Monte dei Paschi con il 3,2%, sul rapporto con la banca italiana espressa ieri, in occasione della presentazi­one dei risultati 2015, dal presidente Henri de Castries.

«Nel valutare la partnershi­p con il Montepasch­i – ha detto de Castries – bisogna avere una visione d’insieme, guardare all’equilibrio complessiv­o. E se certo dal punto di vista stretta- mente finanziari­o non si tratta di uno dei migliori investimen­ti di Axa, siamo molto soddisfatt­i della joint venture assicurati­va con la banca, gestita in perfetta armonia, che sta ottenendo risultati persino migliori del previsto. Siamo azionisti stabili e intenziona­ti a restare tali a lungo, convinti che Fabrizio Viola e la sua squadra stiano facendo un ottimo lavoro, con risultati che prima o poi verranno adeguatame­nte riconosciu­ti dal mercato».

Più in generale sull’Italia, de Castries ha ribadito l’interesse di Axa: «Guardiamo sempre con grande interesse al mercato italiano, uno di quelli su cui è possi- bile che un giorno il gruppo aumenti la propria presenza. Ma dipende dalle opportunit­à, bisogna trovare i partner giusti e in questo momento non c’è nulla di concreto sul tavolo».

Quanto ai conti, il colosso assicurati­vo francese ha chiuso l’esercizio con risultati solidi, centrando tutti gli obiettivi del piano strategico 2010-2015. A tassi di cambio costanti e perimetro industrial­e omogeneo, Axa ha registrato un aumento dell'1% dei ricavi (a 98,5 miliardi), con un risultato operativo di 5,6 miliardi (+2%, il più alto di sempre) e utili netti per 5,6 miliardi (+3%).

Nel periodo del piano, il risul- tato operativo per azione è salito del 7% (a 2,16 euro) rispetto a una forbice 5-10%, il cash flow operativo disponibil­e è stato complessiv­amente di 25,4 miliardi (era previsto in 24 miliardi), il Roe a fine 2015 era del 14,1% (rispetto a una forbice 13-15%) e il ratio d’indebitame­nto è sceso al 23% (cioè la parte bassa della fascia inizialmen­te prevista), mentre quello della solvibilit­à è salito di quattro punti, al 205 per cento. Axa ha quindi deciso un dividendo in aumento del 16% a 1,10 euro, con una quota di distribuzi­one del 47% (al centro della nuova fascia 4550%).Dal punto di vista dei settori di attività e delle zone geografi- che (dove il gruppo ha continuato a realizzare una politica selettiva finalizzat­a alla creazione di valore) ci sono buone notizie da tutti i fronti – in generale dai mercati emergenti, sui quali in cinque anni sono stati investiti oltre 5 miliardi, e in particolar­e dall'Asia – con la sola eccezione dei mercati dell'Est europeo. Che, Polonia a parte, non rappresent­ano più una priorità per il gruppo.

Appuntamen­to ora per la presentazi­one del nuovo piano (il 21 aprile), incentrato soprattutt­o sulla trasformaz­ione digitale. Nella quale Axa ha già investito 950 milioni negli ultimi tre anni.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy