Oggi nasce il vero «masterplan» per il Mezzogiorno
Il Governatore Emiliano: siamo una città-Regione che r iflette le miglior i caratter istiche del Paese
p «Oggi abbiamo scritto l’ossatura del master plan della Puglia e del Mezzogiorno» lascia cadere lì quasi per caso il governatore Michele Emiliano. È la sintesi perfetta di una lunga giornata di interventi, dibattiti, approfondimenti, scenari e storie d’impresa. Il governatore parla a ruota libera di mobilità, logistica, immigrazione («dopo il Friuli Venezia Giulia durante la guerra fredda, la Puglia è il confine più esposto allo sbarco dei migranti») e, naturalmente, d’innovazione.
Emiliano si preoccupa di come rafforzare le start up appena nate, di solito creature fragili alla ricerca di tutoraggio. Dice: «Stiamo cercando di capire come migliorare il modello che abbiamo ereditato, ma fatichiamo a collegarlo al passaggio successivo». Emiliano poi sposta il tema sulla Puglia, specchio fedele dell’immagine migliore dell’Italia nel mondo: cibo, natura, quattro aeroporti, facilità di raggiungere qualsiasi luogo in poche ore. «Siamo una città-regione di 4,2milioni di abitanti» spiega il governatore, quasi a rammentare le potenzialità turistiche di una regione che da qual- che mese ha affidato le sorti della promozione turistica al torinese Paolo Verri.
«Sei tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo» esordisce Loredana Capone, l’assessore alle Attività Produttive, uno dei rarissimi elementi di continuità in un ruolo strategico tra la gestione Vendola e quella dell’ex sindaco di Bari. «Non avevamo startup in Puglia» dice la Capone, «e in poco più di sei anni quelle innovative sono passate da zero a 200». L’assessore illustra una serie di dati che marcano una differenza tra questa e le altre regioni del Sud. L’export è quasi raddoppiato in cinque anni: da cinque a otto miliardi. Un obiettivo raggiunto grazie agli investimenti di 1,7 miliardi del Por 2007/2013. La Capone ora punta gran parte delle sue carte sulla banda ultralarga: entro la metà del 2016 tutta la Puglia sarà connessa. A darle manforte c’è Domenico La Forgia, ex rettore all’università di Lecce e ora direttore del dipartimento economico della regione Puglia. Che annuncia: «Entro il 2020 l’80% dei pugliesi potrà accedere alla banda ultralarga da 100 mega, un piccolo record nel panorama del digital divide che caratterizza l’arretratezza dell’Italia in Europa (27ª nell’Europa a 28)». Per La Forgia le autostrade immateriali compenseranno il gap della rete viaria e di quella ferroviaria.
L’Alta velocità che collegherà Bari a Napoli e quindi alla rete nazionale è di là da venire. Dunque, vanno potenziati e valorizzati i punti di forza, connessioni dati in primis. Un primato che rende felice il sindaco di Bari Antonio De Caro. L’ex assessore ai Trasporti di Emiliano sindaco parla a ruota libera dei nuovi servizi di cui potranno usufruire i cittadini baresi e per ora solo 4 dei 41 Comuni dell’area metropolitana: «In tre mesi tremila cittadini hanno scaricato i certificati anagrafici direttamente da casa loro, ma è solo l’inizio: con lo smartphone si possono pagare autobus e parcheggio». La sfida, con l’aiuto del Politecnico e dell’università, è quella di creare una comunità digitale, magari potenziando e snellendo il Suap (Sportello unico per le attività produttive) e il Sue (Sportello per l’edilizia).
LE SFIDE HI-TECH De Caro: «La nostra Pa sarà sempre più digitale» La Forgia: «Entro il 2020 l’80% dei pugliesi connesso alla banda ultra larga»