Ortofrutta, export al massimo storico con 4,5 miliardi
pL’export di ortofrutta dell’Italia vola verso la soglia record di 4,5 miliardi, ma la forbice con le importazioni si riduce.
Gli ultimi dati Istat elaborati da Nomisma e Fruitimprese indicano che tra gennaio e novembre 2015, rispetto allo stesso periodo 2014, il nostro Paese ha esportato frutta e ortaggi freschi per 4,37 miliardi, con una crescita in particolare del 10,9% per la frutta, dell’8,3% per gli agrumi e del 9,4% per gli ortaggi, compresi patate e legumi. Nello stesso periodo, però, sono aumentate le importazioni: a 4,26 miliardi, con un incremento del 17% per la frutta, del 35,9% per gli agrumi e dell’8,5% per gli ortaggi. Riducendo ulteriormente il saldo della bilancia commerciale, che negli 11 mesi resta attivo per 117 milioni. Grazie alla frutta che compensa i dati negativi di agrumi e ortaggi. E poi, meno male che a tenere ancora alta la bandiera del made in Italy c’è l’ortofrutta trasformata - per lo più derivati del pomodoro - con un export di quasi 2,9 miliardi, a fronte di un import per 1,1 miliardi.
Al di là dei dati congiunturali, però, sul sistema ortofrutticolo nazionale pesa soprattutto la continua perdita di competitività. Nei confronti di alcuni paesi concorrenti e per alcuni prodotti ritenuti strategici. Dalle pesche e gli agrumi spagnoli, ai kiwi neozelandesi fino alle mele polacche, si allunga infatti l’elenco dei prodotti esteri che hanno più appeal dei nostri.
Qualche esempio. Tra gennaio e novembre l’Italia ha esportato mele per quasi 789 milioni, di cui quasi un terzo - 226 milioni - realizzati in Germania, dove dieci anni fa aveva circa il 50% del mercato. Intanto negli Stati Uniti, ritenuto un mercato promettente, le vendite si sono fermate a 10 milioni. Anche per le pere la Germania è il primo mercato, con un valore di quasi 70 milioni e una quota del 50 per cento. Ma verso gli Usa, dopo gli annunci di due anni fa, è partito solo qualche sporadico container.
Di pesche e nettarine la Germania assorbe il 42% (88 milioni su un totale di 209) della produzione italiana. Il kiwi resta promettente con poco più 362 milioni, di cui 65 in Germania, 50,8 milioni in Spagna, 28,5 in Francia, 24,8 negli Stati Uniti. Qualcosa (10,9 milioni) si vende anche in Cina. Ma la Nuova Zelanda, primo esportatore mon-