Atlantia, ricavi a 5,3 miliardi, utile in rialzo del 15%
In crescita il traffico autostradale
Atlantia archivia il 2015 all’insegna di una crescita di ricavi e utili. Nello scorso esercizio, i ricavi sono stati pari a 5.304 milioni di euro, in aumento del 4% rispetto al 2014 (+6% su base omogenea). Aumenta anche l'utile di competenza del gruppo, che si attesta a 853 milioni di euro con un progresso del 15% rispetto al 2014 .
pAtlantia chiude un bilancio 2015 in crescita e aumenta la cedola. Il cda della società guidata da Giovanni Castellucci ha approvato ieri i conti 2015 che mostrano un utile in crescita del 15%, a 853 milioni, ricavi in aumento del 4%, a 5,3 miliardi, e un Ebitda in progresso dell’1%, a 3,2 miliardi nonostante l’effetto negativo derivante dall’incendio del Terminal 3 dell’aeroporto di Fiumcino avvenuto l’estate scorsa. L’andamento dei conti e del risultato netto ha portato alla decisione di aumentare il dividendo, che passa da 0,8 a 0,88 euro per azione, con un saldo di 0,48 euro che verrà pagato a maggio rispetto all’anticipo di 0,4 già distribuito lo scorso anno.
Per quanto riguarda il business autostradale, i risultati beneficiano di un aumento del traffico sulla rete italiana che aumento del 3% in media: il traffico su due assi, quindi le auto, ha segnato un progresso del 2,9 per cento, mentre quello su tre o più assi, ovvero i mezzi pesanti (segmento più sensibile alle fasi di crisi o di ripresa), hanno segnato un aumento del 3,9 per cento. I ricavi sulle tratte italiane salgono del 3% (a quota 3,77 miliardi) e l’Ebitda del 2%, a 2,3 miliardi.
I risultati sulle tratte autostradali sudamericane risentono della crisi in Brasile, dove il traffico segna una contrazione del 2,1 per cento , mentre la crescita continua ad arrivare dal Cile (+6,7 per cento) e in Europa dalla Polonia (+8,6 per cento). L’effetto complessivo è una crescita dei ricavi pari all’1 per cento, a 546 milioni, e una lieve contrazione dell’Ebitda dell’1 per cento, 407 milioni (sarebbe invece un +6% senza l’effetto negativo dei tassi di cambio).
Le attività aeroportuali continuano a crescere. Il traffico passeggeri sale del 6%, determinando una crescita dei ricavi dell’8 per cento, a quota 804 milioni. L’Ebitda invece si contrae del 3 per cento, con una flessione di 16 milioni, e si attesta a 450 milioni per l’effetto di due componenti. Lo scorso anno i conti avevano beneficiato dell’effetto positivo dell’incorporazione di Adr En- geneering . Mentre sui risultati di quest’anno hanno continuato a pesare, con un onere di alcuni milioni di euro, i costi sostenuti per l’incendio del Terminal 3. Gli investimenti nel periodo salgono a 336 milioni. «Si incrementano di 8 milioni gli altri ricavi operativi - si legge nel comunicato diffuso ieri - che includono, nel 2015, anche l’iscrizione del risarcimento assicurativo corrispondente alla migliore stima, elaborata su base prudenziale stante le attività peritali ancora in corso di svolgimento, riferibile alla copertura dei costi ripristino, messa in sicurezza e salvataggio sostenuti in conseguenza dell’incendio» al Terminal 3.
L’indebitamento netto del gruppo Atlantia si attesta a 10,387 miliardi, in calo di 141 milioni rispetto a fine 2015. «Pur in un quadro economico globale instabile - si spiega - i risultati operativi consolidati sono complessivamente previsti in miglioramento nei diversi settori di attività del gruppo per l’anno 2016.