Cr Ravenna, l’utile sale a 19,7 milioni
Dividendo a 0,40 euro
pIl board della Cassa di Risparmio di Ravenna Spa, capogruppo del gruppo privato ed indipendente, presieduto da Antonio Patuelli, ha approvato i bilanci, consolidato e individuale dell'esercizio 2015.
Il bilancio consolidato evidenzia una raccolta diretta complessiva con risultato record di 5.637 milioni di euro (+16,3%), una raccolta globale di 11.862 milioni di euro (+11,1%), impieghi per 4.280 milioni di euro (+3,5%); i mutui erogati sono aumentati del 137,87%; le sofferenze nette, dopo cospicui e assai prudenziali accantonamenti, si attestano al 3,6 % del totale degli impieghi.
Nonostante la spesa obbligatoria e straordinaria, disposta dalle competenti Autorità europee e nazionali per il salvataggio delle quattro banche italiane, abbia inciso per un costo di 6,4 milioni di euro, visti gli introiti ordinari e straordinari e tenuto conto degli accantonamenti ordinari e straordinari, l'esercizio del Gruppo Cassa ha chiuso con un utile netto consolidato di 19 milioni e 715 mila euro (+ 55,7%).
Il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Ravenna ha approvato anche il bilancio individuale della Cassa di Risparmio di Ravenna Spa che evidenzia una raccolta diretta record di 4.021 milioni di euro (+23,58%), una raccolta globale di 8.446 (+13,86%), impieghi per 2.942 milioni di euro (+3,36%); i mutui erogati sono aumentati del 137,22%; le sofferenze nette sono risultate il 2,98% del totale degli impieghi.
Dopo aver sottratto l'uscita straordinaria relativa agli oneri per il salvataggio delle quattro banche italiane, l'utile netto individuale della Cassa di Ravenna è risultato di 16 milioni e 689 mila euro, anche dopo sempre prudenti rettifiche nette su crediti per oltre 36 milioni di euro, che hanno conseguentemente inciso sul risultato.
All'Assemblea della Cassa dell'11 aprile sarà proposta la distribuzione di un dividendo lordo in contanti di 0,40 euro per azione, con la possibilità per ciascun azionista di optare per il pagamento del dividendo in azioni (senza tassazione, a differenza dell'incasso del dividendo tassato al 26%), in ragione di una azione ogni 51 possedute.