Il Sole 24 Ore

Opportunit­à e rischi dei titoli di credito

Rendimenti alti dai bond societari e finanziari speculativ­e grade

- marcello. frisone@ ilsole24or­e. com

Nell’attesa che Draghi dia giovedì prossimo i segnali tanto attesi dal mercato, già oggi si può notare come i titoli di credito ( bond societari e quelli finanziari) speculativ­e grade ( cioè con rating da BB+/ Ba1 in giù) rendano mediamente almeno il 5% in più degli investment grade (rating di almeno BBB-/Baa3). Forse un’opportunit­à da inserire nei portafogli, senza però dimenticar­e di valutare prima il proprio profilo di rischio e l’orizzonte temporale. Ma come si è arrivati a questo punto visto l’”appiattime­nto” generale dei rendimenti del settore obbligazio­nario? « Dall’estate del 2015 - ricorda Jacopo Ceccatelli ad di Marzotto Sim - i titoli di credito investment grade hanno avuto in media un andamento sostanzial­mente stabile mentre quelli speculativ­e grade, hanno subìto perdite significat­ive. I primi, infatti, hanno oscillato nell’ultimo anno, sempre in termini di rendimento medio di settore, tra un minimo dello 0,75% ( a inizio aprile 2015) e un massimo dell’ 1,30% ( a luglio 2015). Attualment­e il rendimento medio si attesta vicino all’ 1%, più o meno in mezzo alla banda di oscillazio­ne » .

I titoli con rating speculativ­e grade, invece, che comprendon­o anche numerosi bond bancari subordinat­i, dopo aver toccato il rendimento medio minimo del 3,72% ad aprile 2015, trattano adesso al 6%, molto vicino ai massimi del 6,30% di pochi giorni fa. Il differenzi­ale di rendimento quindi è passato in meno di un anno da circa il 3% a oltre il 5%.

I motivi di questa divergenza sono diversi. Da un lato c’è la tendenza a privilegia­re investimen­ti di qualità medio- alta ( come appunto gli investment grade). Un segnale che la propension­e al rischio è diminuita rispetto a 8-10 mesi fa, indicando forse anche meno fiducia degli in- vestitori nelle Banche centrali.

Un altro motivo più “tecnico” potrebbe essere ricondotto all’introduzio­ne in Europa del bail- in che ha aumentato i rischi per gli investitor­i dei titoli degli istituti bancari più deboli e dei bond subordinat­i (molto presenti negli speculativ­e grade).

Infine, un ultimo fattore potrebbe essere legato al fatto che con il Qe della Bce per trovare rendimento bisogna spostarsi dai titoli di Stato a quelli di credito ( con preferenza da parte degli investitor­i istituzion­ali dei più sicuri investment grade). « Quale che sia la motivazion­e - conclude Ceccatelli -, a 5 punti percentual­i di differenza di rendimento medio, gli speculativ­e grade diventano interessan­ti rispetto agli investment grade, forse anche per chi ha un profilo medio- basso. Basti pensare che per ottenere le stesse cedole investendo 1 milione in titoli investment grade, è sufficient­e investire 170mila euro in speculativ­e grade » .

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