Opportunità e rischi dei titoli di credito
Rendimenti alti dai bond societari e finanziari speculative grade
Nell’attesa che Draghi dia giovedì prossimo i segnali tanto attesi dal mercato, già oggi si può notare come i titoli di credito ( bond societari e quelli finanziari) speculative grade ( cioè con rating da BB+/ Ba1 in giù) rendano mediamente almeno il 5% in più degli investment grade (rating di almeno BBB-/Baa3). Forse un’opportunità da inserire nei portafogli, senza però dimenticare di valutare prima il proprio profilo di rischio e l’orizzonte temporale. Ma come si è arrivati a questo punto visto l’”appiattimento” generale dei rendimenti del settore obbligazionario? « Dall’estate del 2015 - ricorda Jacopo Ceccatelli ad di Marzotto Sim - i titoli di credito investment grade hanno avuto in media un andamento sostanzialmente stabile mentre quelli speculative grade, hanno subìto perdite significative. I primi, infatti, hanno oscillato nell’ultimo anno, sempre in termini di rendimento medio di settore, tra un minimo dello 0,75% ( a inizio aprile 2015) e un massimo dell’ 1,30% ( a luglio 2015). Attualmente il rendimento medio si attesta vicino all’ 1%, più o meno in mezzo alla banda di oscillazione » .
I titoli con rating speculative grade, invece, che comprendono anche numerosi bond bancari subordinati, dopo aver toccato il rendimento medio minimo del 3,72% ad aprile 2015, trattano adesso al 6%, molto vicino ai massimi del 6,30% di pochi giorni fa. Il differenziale di rendimento quindi è passato in meno di un anno da circa il 3% a oltre il 5%.
I motivi di questa divergenza sono diversi. Da un lato c’è la tendenza a privilegiare investimenti di qualità medio- alta ( come appunto gli investment grade). Un segnale che la propensione al rischio è diminuita rispetto a 8-10 mesi fa, indicando forse anche meno fiducia degli in- vestitori nelle Banche centrali.
Un altro motivo più “tecnico” potrebbe essere ricondotto all’introduzione in Europa del bail- in che ha aumentato i rischi per gli investitori dei titoli degli istituti bancari più deboli e dei bond subordinati (molto presenti negli speculative grade).
Infine, un ultimo fattore potrebbe essere legato al fatto che con il Qe della Bce per trovare rendimento bisogna spostarsi dai titoli di Stato a quelli di credito ( con preferenza da parte degli investitori istituzionali dei più sicuri investment grade). « Quale che sia la motivazione - conclude Ceccatelli -, a 5 punti percentuali di differenza di rendimento medio, gli speculative grade diventano interessanti rispetto agli investment grade, forse anche per chi ha un profilo medio- basso. Basti pensare che per ottenere le stesse cedole investendo 1 milione in titoli investment grade, è sufficiente investire 170mila euro in speculative grade » .