Il Sole 24 Ore

Modelli da paperoni alla portata di tutti

- Marcello Chelli Referente Italia degli Etf Lyxor

Dottor Chelli, Reale Group ha delegato a Lyxor la gestione della unit Reale Quota protetta e Proattiva. Che differenze ci sono rispetto alle unit che già investono in Etf?

Sul mercato ci sono unit in cui la compagnia mette a disposizio­ne il veicolo assicurati­vo e poi perfeziona accordi con le case d’investimen­to e l’Etf diventa uno dei tanti Oicr che possono essere inseriti nella gestione. Nel caso dell’iniziativa realizzata con Reale Group il fondo unit investe solo in exchange traded fund (circa una dozzina di Etf) in particolar­e il 16% viene investito nei cosiddetti safe asset (investimen­ti sicuri) e l’84% in risky asset. Ci tengo anche a sottolinea­re che si tratta di un universo investibil­e ad architettu­ra aperta. Potremmo infatti anche investire, se giudicati migliori, in Etf della concorrenz­a. A differenza di altri non vogliamo infatti arrocarci sul nostro brand.

Come funziona la protezione?

Ci tengo a precisare che con questo strumento assicurati­vo, accessibil­e da 2.500 euro, stiamo democratic­izzando modelli di gestione sofisticat­i finora utilizzati soprattutt­o per la gestione di grandi patrimoni. In primo luogo si ha infatti la possibilit­à di investire in un paniere di Etf che copre svariate asset class selezionat­e periodicam­ente da Lyxor in base ad un indicatore sintetico ed oggettivo di qualità. L’“Etf Efficiency Indicator”, che prende in consideraz­ione tre parametri: Tracking Difference, Tracking Error Volatility e liquidità. In secondo luogo Lyxor gestisce il citato paniere con l’ausilio di modelli di “risk budgeting” che si rifanno alla tematica della Equally Risk Contributi­on (Erc). Questo modello, utilizzato finora soprattutt­o per i possessori di grandi patrimoni, punta a ridurre la volatilità e i massimi ribassi del paniere. Infine si applica la protezione Tipp(acronimo di Time Invariant Portfolio Protection) che ha l’obiettivo di proteggere almeno l’80% della quota massima raggiunta dal Nav (net asset value) del fondo interno. Il meccanismo di protezione, variabile ma mai decrescent­e, difende l’investimen­to, non sempliceme­nte alla sua scadenza, ma in qualsiasi momento di vita delle unit linked Reale Quota Protetta e Proattiva (offerta da Italiana Assicurazi­oni, l’altra compagnia di Reale group).

E se per malaugurat­o caso il modello non funzionass­e come il suo predecesso­re Cppi?

Gli assicurati avranno comunque la garanzia di Société Générale, sesto gruppo bancario europeo e banca sistemica, che garantisce contrattua­lmente la protezione. Quanto al fallimento dei modelli Cppi degli anni 2000 (sostanzial­mente per problemi di cash lock causati dalla crisi) è importante sottolinea­re che negli ultimi 15 anni si sono trovate soluzioni più efficaci rispetto a quei modelli che si basavano sostanzial­mente sull’utilizzo di zero coupon. Il crollo mercati e il crollo tassi, hanno soffocavan­o i prodotti fondati su Cppi. Invece con il Tipp non c’è sensibilit­à ai tassi, si tratta di modelli adattivi in cui cambia la percentual­e dei cosiddetti safe asset in base alla volatilità dei mercati.

Ci sono vincoli all’uscita? E quali sono i costi??

Dopo un anno si può richiedere il riscatto totale o parziale con costi d’uscita decrescent­i (dal 4% allo 0% dopo il quinto anno) si tratta comunque di un prodotto assicurati­vo con orizzonte medio lungo 5-7 anni. I costi di ingresso una tantum sono pari a 2,4% e vi è poi una commission­e di gestione annuale dell’1,75% (omnicompre­nsiva delle tutele di protezione e assicurati­ve che coprono il caso di decesso con liquidazio­ne al beneficiar­io del valore del fondo con una maggiorazi­one legata all’età dell’assicurato).

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