Modelli da paperoni alla portata di tutti
Dottor Chelli, Reale Group ha delegato a Lyxor la gestione della unit Reale Quota protetta e Proattiva. Che differenze ci sono rispetto alle unit che già investono in Etf?
Sul mercato ci sono unit in cui la compagnia mette a disposizione il veicolo assicurativo e poi perfeziona accordi con le case d’investimento e l’Etf diventa uno dei tanti Oicr che possono essere inseriti nella gestione. Nel caso dell’iniziativa realizzata con Reale Group il fondo unit investe solo in exchange traded fund (circa una dozzina di Etf) in particolare il 16% viene investito nei cosiddetti safe asset (investimenti sicuri) e l’84% in risky asset. Ci tengo anche a sottolineare che si tratta di un universo investibile ad architettura aperta. Potremmo infatti anche investire, se giudicati migliori, in Etf della concorrenza. A differenza di altri non vogliamo infatti arrocarci sul nostro brand.
Come funziona la protezione?
Ci tengo a precisare che con questo strumento assicurativo, accessibile da 2.500 euro, stiamo democraticizzando modelli di gestione sofisticati finora utilizzati soprattutto per la gestione di grandi patrimoni. In primo luogo si ha infatti la possibilità di investire in un paniere di Etf che copre svariate asset class selezionate periodicamente da Lyxor in base ad un indicatore sintetico ed oggettivo di qualità. L’“Etf Efficiency Indicator”, che prende in considerazione tre parametri: Tracking Difference, Tracking Error Volatility e liquidità. In secondo luogo Lyxor gestisce il citato paniere con l’ausilio di modelli di “risk budgeting” che si rifanno alla tematica della Equally Risk Contribution (Erc). Questo modello, utilizzato finora soprattutto per i possessori di grandi patrimoni, punta a ridurre la volatilità e i massimi ribassi del paniere. Infine si applica la protezione Tipp(acronimo di Time Invariant Portfolio Protection) che ha l’obiettivo di proteggere almeno l’80% della quota massima raggiunta dal Nav (net asset value) del fondo interno. Il meccanismo di protezione, variabile ma mai decrescente, difende l’investimento, non semplicemente alla sua scadenza, ma in qualsiasi momento di vita delle unit linked Reale Quota Protetta e Proattiva (offerta da Italiana Assicurazioni, l’altra compagnia di Reale group).
E se per malaugurato caso il modello non funzionasse come il suo predecessore Cppi?
Gli assicurati avranno comunque la garanzia di Société Générale, sesto gruppo bancario europeo e banca sistemica, che garantisce contrattualmente la protezione. Quanto al fallimento dei modelli Cppi degli anni 2000 (sostanzialmente per problemi di cash lock causati dalla crisi) è importante sottolineare che negli ultimi 15 anni si sono trovate soluzioni più efficaci rispetto a quei modelli che si basavano sostanzialmente sull’utilizzo di zero coupon. Il crollo mercati e il crollo tassi, hanno soffocavano i prodotti fondati su Cppi. Invece con il Tipp non c’è sensibilità ai tassi, si tratta di modelli adattivi in cui cambia la percentuale dei cosiddetti safe asset in base alla volatilità dei mercati.
Ci sono vincoli all’uscita? E quali sono i costi??
Dopo un anno si può richiedere il riscatto totale o parziale con costi d’uscita decrescenti (dal 4% allo 0% dopo il quinto anno) si tratta comunque di un prodotto assicurativo con orizzonte medio lungo 5-7 anni. I costi di ingresso una tantum sono pari a 2,4% e vi è poi una commissione di gestione annuale dell’1,75% (omnicomprensiva delle tutele di protezione e assicurative che coprono il caso di decesso con liquidazione al beneficiario del valore del fondo con una maggiorazione legata all’età dell’assicurato).