Il Sole 24 Ore

Salva banche: ancora attesa sui risarcimen­ti

- di Lucilla Incorvati lucilla.incorvati@ilsole24or­e.com

Ancora nulla di fatto. A distanza ormai di quasi quattro mesi dall’annosa vicenda degli obbligazio­nisti delle quattro banche andate in default ( CariChieti, CariFerrar­a, Banca Marche e Banca Etruria), non c’è ancora nessuna certezza su quando e come nel dettaglio avverranno i rimborsi. Il 20 febbraio scorso, quando i tempi sembravano ormai vicini, è stato deciso il passaggio al Consiglio di Stato per la stesura del regolament­o. Un passaggio legato ( sembra) non solo a lungaggini burocratic­he: con il parere dei giudici amministra­tivi, infatti, il Governo conta di arrivare alla definizion­e di una procedura il più possibile al riparo dal rischio di ricorsi che potrebbero essere numerosi. Oltre a “blindare” la procedura scelta per indennizza­re gli investitor­i truffati, il passaggio al Consiglio di Stato è utile al Governo per definire anche il Dpcm sugli arbitrati. La sede di risoluzion­e è già stata individuat­a nella camera arbitrale dell’Autorità nazionale anticorruz­ione ( Anac), ma sembra che il presidente Raffaele Cantone avrebbe già prospettat­o la necessità di rafforzare la squadra con maggiori unità e più risorse. Ora il tema è se si riuscirà a rispettare il termine di 90 giorni fissato dalla legge di Stabilità, ovvero la fine di marzo. Le norme erano attese entro gennaio, poi i tempi si sono allungati per i presunti rischi di incostituz­ionalità. Il 4 febbraio sembrava poi la volta buona, ma il Governo ha rimandato tutto un’altra volta. Le associazio­ni dei consumator­i hanno alzato la voce. Peril Coda cons il governo Renzi fa ancora una volta una pessima figura e rimanda alle calende greche i sacrosanti risarcimen­ti che spettano ai risparmiat­ori danneggiat­i dal salvataggi­o delle quattro banche.

Certo è che anche questa volta, dopo i tanti casi di risparmio tradito che l’Italia può ( tristement­e) vantare, a migliaia di investitor­i che hanno perso i propri soldi nella vicenda delle banche risolte, ancora non si è riuscito a dare risposte veloci e soprattutt­o ad attivare azioni concrete.

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