Il «mini Madoff» del falso estratto conto
Ex promotore gabba 250 clienti con saldi falsificati
Casi del genere ne abbiamo descritti tanti. Anche nel primo numero de «I tuoi soldi», il corso pratico di educazione finanziaria del Sole24Ore. Si tratta del più classico degli schemi Ponzi: gli ingredienti ci sono tutti. Il promotore finanziario (F.V., sino al 2010 in forza a una primaria società del settore) che agisce in una zona circoscritta, nello specifico il golfo del Tigullio, a Chiavari, con un portafoglio di investitori fortemente fidelizzati. Accanto a una clientela “normale” che pensa di investire in modo tranquillo il proprio risparmio, c’è anche una clientela “particolare” che al promotore affida il proprio denaro al di fuori dei normali standard di prudenza. E cioè in contanti, con assegni intestati alla persona fisica, o con altre modalità. Evidentemente si tratta anche di clienti che preferiscono oltrepassare le griglie della tracciabilità. Gli stessi clienti che evitano di denunciare il professionista infedele, cosa che non sorprende affatto né gli osservatori del fenomeno né la Guardia di Finanza. E lui puntualmente ne approfitta. In questo caso abbiamo a che fare con un professionista che, una volta deciso di “svoltare”, prosegue l’attività di raccolta fingendo di puntare il denaro in strumenti finanziari in realtà inesistenti. Ma tutto ciò ha bisogno di carte: brochure, estratti conto periodici, liquidità sufficiente per fare fronte a eventuali richieste di disinvestimenti, insomma un armamentario da back office, di primo livello. Come fare? Si copia, si incolla, si lavora di forbici e scanner e si producono estratti conto inventati di sana pianta, schede prodotto di prodotti fasulli, ancorché emissioni di entità prestigiose, meglio se estere (Barclays), così si dà un tocco di internazionalità al pacchetto. Magari si propongono investimenti in sterline d’oro (che poi non si consegnano al cliente asserendo di investirne il controvalore in ulteriori strumenti finanziari più profittevoli). Insomma un “venghino venghino siori”, che produce sì performance, ma delle auto di lusso che il professionista compra davvero (per sé).
— St.E.