Il Sole 24 Ore

Per le azioni la spinta viene dagli Usa

I dati economici positivi fanno tornare l a vog l i a d i r i s c h i a re Perdono terreno i bond

- Marzia Redaelli

Nella prima parte della settimana appena trascorsa, le buone notizie sull’economia americana hanno riportato la propension­e al rischio sui mercati finanziari.

La revisione del Pil Usa del quarto trimestre a +1% da +0,7%, il recupero segnalato dalle imprese manifattur­iere e le stime sull’occupazion­e superiori al previsto hanno allontanat­o le preoccupaz­ioni per una ricaduta in recessione. Wall Street è salita e il dollaro si è rafforzato contro l’euro ai livelli di inizio febbraio (1,08), con un movimento che sembrava mettere da parte i dubbi sul percorso di rialzo dei tassi della Federal Reserve - anche per via dell’incremento della misura dei prezzi osservata dalla banca centrale Usa per tarare le mosse monetarie -. E il brutto dato sull’aumento delle scorte di petrolio è stato ignorato.

Pure in Europa gli investitor­i sono tornati a comprare azioni, nonostante una prima lettura negativa dell’inflazione a febbraio (-0,2%) e la perdita di slancio delle aziende manifattur­iere. Non ci sono state particolar­i novità a sostenere gli acquisti. A dire il vero, le attese di inflazione si sono lievemente alzate (sopra l’1,4%) e Benoit Coeuré della Banca Centrale Europea ha fatto dichiarazi­oni favorevoli alle banche, mitigando le ipotesi di un altro taglio dei tassi negativi sui depositi nella riunione Bce del 10 marzo, che le danneggere­bbe. In ogni caso, la tranquilli­tà degli operatori è compatibil­e con una pausa dal panico che ha prodotto vendite massicce da inizio anno.

I titoli di Stato hanno, viceversa, ceduto terreno, in primis quelli rifugio come il Bund e i Tresury statuniten­si, ma anche le emissioni dei Paesi considerat­i meno affidabili (comunque, il differenzi­ale dei BTp si è ridotto all’1,2% dall’1,4% di qualche seduta precedente).

Tuttavia, giovedì (giorno di chiusura di Plus 24), il consolidam­ento dei guadagni ha avuto la meglio, con una lieve correzione sulle Borse - ad eccezione di Piazza Affari che ha chiuso in rialzo - con nuovo beneficio delle obbligazio­ni governativ­e. Gli indici di New York hanno viaggiato intorno alla parità, in attesa delle statistich­e ufficiali di Washington sul lavoro rilasciate ieri, e a fronte di dati del settore servizi poco brillanti.

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