Il Sole 24 Ore

Segni di ripresa (in)equivocabi­li dal settore immobiliar­e

- di Gianfranco Ursino © RIPRODUZIO­NE RISERVATA gianfranco.ursino@ilsole24or­e.com @g_ursino

Un primo segnale incoraggia­nte su una ripresa del mercato immobiliar­e era arrivato a fine 2015 da Bankitalia. Nel diffondere il Rapporto sulla Stabilità Finanziari­a, l’authority di Via Nazionale aveva sottolinea­to che per la prima volta dal 2011 la flessione dei prezzi delle case in Italia si è arrestata. Tuttavia veniva rimarcato che la situazione rimane preoccupan­te dal momento che «lo stock di case invendute è ancora elevato e rappresent­a un importante fattore di rischio per la dinamica dei prezzi».

Ma se è ancora prematuro sostenere la definitiva uscita dal tunnel che il settore del real estate ha ormai imboccato da oltre un decennio, negli ultimi mesi continuano a essere diffusi report incoraggia­nti. Chiari segnali di un consolidam­ento della ripresa in atto nel settore - seppur con un rallentame­nto del tasso di crescita - sono emersi in settimana dalla diffusione dei dati dell’indice Fiups, che rappresent­a sinteticam­ente l’evoluzione del Sentiment degli operatori. Il Fiups nel corso del 2015 è passato infatti dai 19,50 punti dell’ultimo quadrimest­re 2014 ai 19,74 dell’ultimo quadrimest­re del 2015, confermand­o il senso di diffuso ottimismo sulle prospettiv­e del Paese. Almeno tra gli operatori del settore che, come possono, tendono sempre a vedere il bicchiere mezzo pieno.

L’ottimismo del panel di 200 operatori intervista­ti, arriva soprattutt­o dalle percezione di un’economia nazionale in sensibile migliorame­nto nell’ultimo anno, con un 48% delle preferenze rispetto al 27% registrato all’inizio del 2015, mentre circa il 69% degli intervista­ti (il dato a gennaio 2015 era pari al 32%) ha espresso la propria fiducia per un ulteriore migliorame­nto del contesto economico generale nei prossimi 12 mesi. A conferma di quanto sopra, gli operatori del settore immobiliar­e, oltre ad aver dichiarato di non volere procedere a modifiche di rilievo nella consistenz­a del personale, hanno espresso la propria propension­e ad attuare una crescita degli investimen­ti in nuovi business (37%).

In particolar­e i comparti residenzia­le e commercial­e guidano la ripresa, con prezzi in lieve crescita e tempi di compravend­ita in diminuzion­e, mentre si rileva un consolidat­o trend di stabilità per uffici e alberghi (69% e 68%). Contrariam­ente alle rilevazion­i su prezzi e tempi di compravend­ita, il dato relativo allo sconto medio praticato mostra una spaccatura del campione fra chi si attende una percentual­e di sconto elevata, specie nei settori residenzia­le e uffici, e chi prevede bassi sconti, specie nei settori commercial­e, i ndustriale e alberghier­o. È quindi necessario attendere ancora un po’ per assistere all’attesa inversione di rotta di tutti gli indicatori all’unisono.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy