Settantenne cerca rendita
Il 30 ottobre 2011 ho subìto due prelievi fraudolenti sulla carta PostePay. Il trasferimento non autorizzato ha avuto come beneficiario il sito www.matchpoint.it. Nella denuncia fatta il 16 novembre 2011 ho dichiarato che la carta, nonché i relativi codici personali segreti, non sono mai stati smarriti o ceduti ad altri. Successivamente ho presentato denuncia all’Ufficio Postale con la convinzione di ricevere il rimborso nel giro di pochi mesi. Dopo quattro anni non ho ancora ricevuto il rimborso dei soldi che mi sono stati sottratti in modo illecito. Poste Italiane risulta quindi non avere adempiuto ai propri obblighi di legge, posto che l’obbligo di rimborso, da parte del prestatore di servizi di pagamento e in favore al pagatore, dell’importo relativo a un’operazione di pagamento non autorizzata, è espressamente previsto dall’articolo 12 del decreto legislativo 27 gennaio 2010 numero 11, il quale ha attuato nell’ordinamento giuridico italiano la direttiva 2007/64/CE relativa ai servizi di pagamento nel mercato interno europeo. Tale disciplina è espressamente richiamata all’interno delle “condizioni contrattuali della carta PostePay Prepagata”. In data 23 novembre 2015 ho provveduto infine a inviare un ulteriore sollecito a Poste Italiane tramite raccomandata e fax allegando alla lettera di reclamo la lista movimenti e la copia della denuncia ma non ho avuto alcun riscontro. Chiedo a tal proposito come posso fare a riavere i soldi a me spettanti.
Mauro
(via e-mail)
RISPONDE POSTE ITALIANE
Rispondiamo al lettore informandolo che, a seguito delle verifiche effettuate, è risultato che tutte le operazioni sono state disposte mediante il corretto inserimento degli elementi di riconoscimento informatico del titolare.
Non è possibile pertanto accogliere la richiesta di rimborso presentata dal cliente. Rimaniamo a disposizione per ogni eventuale chiarimento.