A Ginevra brilla l’auto italiana e ritornano le wagon tra tanti suv
Alla rassegna internazionale offensiva di Fiat Chrysler con Levante, Giulia e Tipo Il gruppo Vw rilancia sugli sport utility - Volvo e Kia puntano sulle sw
pAncora flettori del Palaexpo ginevrino ce ne sono tanti. Impossibile fare un elenco, ma vediamo di capire cosa resterà di questa 86esima edizione.
Sicuramente fra le cose memorabili c’è la spinta del «made in Italy» di Fca, che ha finalmente giocato un ruolo primario esponendo una raffica di novità: dal primo suv di Maserati, il Levante, atteso da anni e costruito a Mirafiori, che mira a destabilizzare il dominio dei tedeschi, all’intera gamma di Alfa Romeo Giulia fino a quella della Fiat Tipo con le più appetibili varianti wagon ehatchback(5porte)che,perl’occasione, esibiscono un “tablettoso” sistema di infotainment diverso da quello della tre volumi.
Il Levante (del quale ci sarà anche l’allestimento curato da Ermenegildo Zegna) è proposto a partire da 72mila euro, mentre la gamma prevede unità a sei cilindri, da tre litri a benzina da 350 e 430 cavalli o turbodiesel da 275 cv. Prevista in seguito una versione top con V8 da oltre 500 cavalli e anche un poderoso diesel da 300 cv, nonché una versione ibrida, realizzata con una tecnologia che Fca ha svelato a gennaio con il monovolume Pacifica.
Non solo auto da famiglia per Fiat, che in Europa ha tolto i veli alla 124 Spider con motore MultiAir 1.400 da 1.4 cv, sviluppata sulla base della Mazda Mx-5, e alla Abarth 124 da 170 cv (alla prima apparizione mondiale) e allo stand Fiat anche al Fullback, grande pick-up sviluppato con Mitsubishi. Riflettori puntati suAlfaRomeoGiulia,chedopol’apparizione estiva della versione su-
La nuova Ferrari Gtc4Lusso, che prende il testimone della Ff a quattro ruote motrici; sotto, la Abarth 124 in livrea rally con 170 cv pervitaminizzata Quadrifoglio da 510 cv, appare nelle vesti definitive e con motori alla portata di comuni mortali. Ordinabile dal 15 aprile con una gamma composta da modelli diesel (da 150 e 180 cv) e da un benzina duemila da 200 cavalli.
Fca punta sulla concretezza in un salone dove non mancano le suggestioni del futuro, delle auto che guidano da sole, magari totalmente elettriche. Un campo dove Nissan vuole giocare da protagonista e, non a caso, ha portato un Qashqai equipaggiato con tutti i dispositivi che compongono la tecnologia Piloted Drive 1.0. Discorso a parte meritano lesupercar(sivedaarticolosottoasinistra) con l’italianità più sportiva che trova il suo apice nella Ferrari Gtc4Lusso e nella Lamborghini Centenario. Nell’area premium spicca la Mercedes Classe C Cabrio e l’offerta ibrida plug-in di Bmw.
Tornando alle vetture normali, Renault ha presentato sia la nuova Scenic sia la Mégane in formato wagon. In tema di grandi sw spicca il ritorno di Volvo con la V90 e lo sbarco di Kia che sfida gli europei con la Optima sw, ma anche con il crossover compatto Niro realizzato su una piattaforma per veicoli ibridi ed elettrici, analoga a quella della Hyundai Ioniq, vettura offerta in tre varianti: elettrica, ibrida e ibrida plug-in. È un’auto che sembra dire «Toyota Prius ti aspetto fuori». In tema di suv, la notizia è che Škoda con il concept VisionS sta per introdurre un modello di grossa taglia: contenuti premium (stile Superb, per intenderci) nel form factor di uno sport utility. E in questo ambito Audi cala l’asso con Q2, suv compatto che mancava alla gamma e che introduce un nuovo linguaggio stilistico e formale più dinamico e “giovane”. Volkswagen ha lievemente aggiornato la up! e “gioca” con un suv cabriolet (sulla scia della Range Rover Evoque Convertible). La tematica dei suv è sviluppata anche dai giapponesi di Toyota con la C-HR, mentre Ford risponde rinnovando la Kuga e Nissan rielabora stilisticamente i suoi due cavalli di battaglia: Qashqai e XTrail. Infine, non sono mancate le proposte di peso come gli Mpv di Psa (Peugeot Traveller e Citroën Space Tourer) e anche auto sfiziose come la E-Mehari, reincarnazione elettrica della mitica vetturetta lavabile francese.