Supercar in forma esagerata
pAl Salone di Ginevra sfilano le sportive che emanano un fascino contagioso, a prescindere dalla potenza e dal prezzo.
È uno scenario in cui la Bugatti Chiron si presenta mettendo in campo il fatto di essere la vettura di serie (sarà prodotta in 500 esemplari) più veloce della storia, poiché raggiunge i 420 all’ora e la potenza record erogata dal suo 16 cilindri a W, quadriturbo, di 8 litri: 1500 cv. Altrettanto da primato il prezzo: 2,4 milioni di euro. Costano un po’ meno, ma pur sempre 1,75 milioni di euro tasse escluse, anche le Lamborghini Centenario Coupé e Roadster, che celebrano il centesimo anniversario della nascita di Ferruccio. Sono estrapolate dalle analoghe Aventador, ma hanno anche il retrotreno sterzante e sono spinte sempre da un V12 di 6,5 litri ma con potenza portata a 770 cv, che le spinge a 350 all’ora.
Si rivolge a una platea, non solo differente ma anche più vasta, la nuova creazione della Ferrari. Si tratta della shooting-brake Gtc4Lusso, denominazione che richiama quelle di mitiche Ferrari del passato ma che trasmette anche il fatto che ha quattro ruote motrici e sterzanti e che può ospitare quattro persone in un abitacolo lussuoso. Costa poco meno di 270mila euro e i 660 cv sviluppati dal suo V12 di 6,3 litri propiziano, insieme con altre tecnologie, la possibilità di toccare i 335 all’ora.
Le F-Type Svr Coupé e Roadster vantano il primato di essere le Jaguar più performanti della storia, poiché raggiungono i 320 all’ora. Sono spinte da un V8 di 5 litri, sovralimentato da un compressore volumetrico, che sviluppa 575 cv. I loro prezzi dovrebbero partire da circa 130mila euro. La Db11, invece, si fregia di essere la più potente Aston Martin mai prodotta. La Chiron è spinta da un 8 litri a 16 cilindri disposti a W che eroga 1.500 cv e la spinge a 420 km/h
Un primato che deve ai 608 cv espressi dall’inedito V12 di 6 litri biturbo, capostipite di una nuova generazione di motori dotati anche di disattivazione di alcuni cilindri ai carichi parziali, che la spinge sino ai 322 all’ora. Fra le supercar inglesi arriva anche la McLaren 570 Gt, che discende dall’omonima S, mossa da un V8 biturbo di 3,8 litri con 570 cv che la spinge sino a 328 orari.
Sconfinando in territori meno esasperati, quindi di maggiore diffusione ma sempre molto emozionali, a Ginevra affiora l’Abarth 124 Spider, che riporta nella famiglia dello Scorpione la trazione posteriore. La versione che sarà venduta da settembre a 40mila euro impiega un motore Multiair turbo di 1,4 litri con 170 cv ed è in grado di raggiungere i 232 all’ora. L’Abarth, però, ha già approntato anche la versione Rallye, in regola con le norme Fia R-Gt del 2017, equipaggiata con un motore turbo a iniezione diretta di benzina di 1,8 litri con 300 cv.
Passano alla sovralimentazione anche le Porsche Boxster e Boxster S (in vendita a prezzi che partono da 56mila euro) che si trasformano anche in 718. Sotto a lineamenti parzialmente inediti celano motori a 4 cilindri sovralimentati, anziché a 6 cilindri boxer, di 2,5 litri con 300 e 350 cv. In casa Porsche s’affaccia anche la 911 R, che mantiene vivo il boxer 6 cilindri aspirato ma con 500 cv.
Fra i concept sportivi e green spicca la Italdesign GtZero:483 cv e 500 km di autonomia. Accanto alle sportive a Ginevra sfilano anche proposte one-off, o quasi. È il caso della Pininfarina H2 Speed, che sarà realizzata in una decina d’esemplari per l’uso in pista, spinta da un sistema propulsivo fuel-cell da 503 cv che la proietta a 300 orari, o dell’Arash Af10, un’ibrida mossa da un V8 di 6,2 litri con 900 cv e da quattro unità elettriche che sviluppano 1.180 cv. Offre una potenza complessiva di 2.080 cavalli