P Zero debutta sulle sportive
Il Salone di Ginevra ha offerto a Pirelli l’occasione per presentare la nuova edizione del suo pneumatico di punta «P Zero», che sarà disponibile nel canale aftermarket da aprile. Si tratta di uno pneumatico che rilancia i classici concetti di top performance che ne hanno decretato il successo, aggiornandoli alle esigenze delle odierne vetture di gamma alta. Il nuovo pneumatico è stato scelto come primo equipaggiamento per i modelli più prestigiosi di McLaren, Ferrari, Maserati, Bmw, Lamborghini e Jaguar ed è anche usato dai concept Italdesign. Ogni casa ha commissionato e lavorato gomito a gomito con Pirelli per produrre uno pneumatico speciale, che diventa così ideale per l’auto su cui viene montato. Per esempio, Maserati per il Levante ha scelto una versione con mescola, battistrada e profili speciali, mentre Ferrari per la sua Gtc4Lusso conta su uno pneumatico che garantisce la riduzione del rotolamento del 15%, diminuendo così i consumi e aumentando il comfort acustico. Ogni pneumatico scelto come primo equipaggiamento dalle varie case avrà uno speciale simbolo che consentirà a gommisti e clienti di acquistare quella versione precisa quando ci sarà la necessità di sostituirli.
per qualche giorno, fino al 13 marzo per la precisione, Ginevra sarà la capitale mondiale di tutte le automobili, da quelle da sogno a quellepertuttiedituttiigiorni.Esotto i riflettori di quello che è chiamato da sempre il salone più «bello del mondo», quello che offre maggiori stimoli, suggestioni e, perché no, emozioni. Eh sì, perché l’auto emoziona ed emozionerà ancora indipendentemente da quanto sarà tecnologica e magari capace di guidare da sola. Ce lo ha detto anche Carlos Ghosn, numero uno di Renault Nissan. «L’auto è, e resterà, un prodotto emozionale, siamo legati emotivamente alle auto, così come lo siamo nei confronti dei nostri smartphone, dove abbiamo un rapporto personale che non sussiste invece con un frigorifero».
Già, mentre in molti, sulla scia delle esagerazioni da sharing economy e hype dell’hi-tech californiano, pensano che l’auto come bene individuale sia al capolinea, ecco che dal salone di Ginevra giunge la smentita: è vero che stanno cambiando le dinamiche di consumo e di possesso, ma l’auto resta centrale nelle nostre vite. «Sarà - ha spiegato al Sole 24 Ore Rupert Stadler, presidente di Audi - tecnologica, digitale, connessa e guiderà da sola, ma resterà un oggetto bello da usare, da possedere e anche condividere».
E di modelli nuovi, capaci di emozionare oppure anche soltanto di piacere o di stupire (e non è solo questione di prestazioni) sotto i ri-