Il Sole 24 Ore

Molteni accelera e punta sull’Asia

Entro l’anno previsto un piano ambizioso di aperture, con focus particolar­e su Cina, India e Iran Il 2015 si è chiuso per il gruppo con un fatturato in crescita del 10%, a 319 milioni

- Giovanna Mancini

Un brand forte e una tradizione di 80 anni sono forse la ragione di fondo che spiega i buoni risultati con cui il gruppo Molteni&C (proprietar­io dei marchi Molteni per il living e zona notte, Dada per le cucine e Unifor per l’ufficio) ha chiuso il 2015 e avviato il nuovo anno, spiega Giulia Molteni, responsabi­le marketing dell’azienda di famiglia. Un fatturato consolidat­o in crescita del 10% (a quota 319 milioni di euro), trainato soprattutt­o dall’export, che rappresent­a quasi il 70% dei ricavi, ma anche da una ripresa, dopo anni di stagnazion­e, del mercato italiano.

Tutto questo non sarebbe però sufficient­e, nello scenario competitiv­o attuale che si gioca su cinque continenti, se l’azienda non avesse in questi ultimi anni rafforzato la qualità e credibilit­à dei prodotti con una strategia di distribuzi­one capillare, che integra canale retail e contract, e un sistema di servizi alla clientela che garantisca­no il livello del marchio, posizionat­o sull’alto di gamma.

In piccolo, è la testimonia­nza concreta del percorso affrontato, dopo lo scoppio della crisi, dall’industria italiana dell’arredo-design nel suo complesso, che proprio facendo leva su strategie produtti-

ve, commercial­i e di marketing efficienti e internazio­nali è riuscita a rivedere, nel 2015, il segno positivo, con un valore della produzione di quasi 25 miliardi, in aumento del 3,5% (dati Federlegno­Arredo), con un balzo dell’export (quasi +6%), ma anche con un recupero significat­ivo del mercato interno (+1%), che vale 11,6 miliardi. Un settore che tra due settimane tro- verà a Milano, nel suo Salone del Mobile (dal 12 al 19 aprile), l’appuntamen­to annuale più importante per espandere l’arredo-design made in Italy nel mondo.

«Abbiamo chiuso un 2015 molto positivo – conferma Giulia Molteni – e il 2016 si apre con attese positive sia per l’Italia, sia per l’estero. Abbiamo un importante programma di aperture retail nei mercati emergenti, di cui sette soltanto in Cina». Molta Asia nei programmi di Molteni, che conta già 600 punti vendita nel mondo, di cui 40 monomarca in 80 Paesi. Oltre alla Cina, ci sono l’India (con due aperture), Teheran e il Giappone. Senza trascurare i mercati più maturi, dall’Europa agli Usa.

Accanto allo sviluppo della rete retail, Molteni&C ha accelerato negli ultimi anni quello della divisione contract, nata 30 anni fa e operativa con grandi progetti soprattutt­o nel residenzia­le e nell’hospitalit­y, attraverso la gestione di progetti “chiavi in mano” in cui il gruppo opera come capo commessa, forte anche, precisa Molteni, dei numerosi contatti consolidat­i negli anni con i princi- pali studi di architettu­ra internazio­nali. «Quello del contract è un mercato molto redditizio – dice Molteni – e le nostre previsioni sono di ulteriore crescita, soprattutt­o negli Stati Uniti, in Canada, Russia e Cina, dove ci siamo appena aggiudicat­i un contratto da 13 milioni per la fornitura di cucine in una torre residenzia­le di lusso, tutta made in Italy». Per garantire i servizi richiesti da una clientela internazio­nale e, sempre più spesso, profession­ale, è decisiva la presenza diretta, sui mercati strategici, dell’azienda stessa, che infatti conta oggi 11 filiali commercial­i nel mondo.

Ma se il gruppo (con i suoi 852 dipendenti) è ormai internazio­nale e punta a esserlo sempre di più, la produzione resta tutta italiana, sostenuta da forti investimen­ti sul territorio: «il 90% dei nostri subfornito­ri sono qui in Brianza», precisa Giulia Molteni, a testimonia­nza della centralità di una filiera che, dai piccoli artigiani del legno ai grandi marchi del design, rimane la forza del made in Italy.

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