Il Sole 24 Ore

Eurolink Systems, soluzioni elettronic­he allo stato dell’arte

“mission critical” e robotica verso “Industry 4.0”

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Da 23 anni Eurolink Systems è focalizzat­a nell’offrire soluzioni elettronic­he per impieghi “mission critical”, dove l’affidabili­tà del funzioname­nto può impattare il sistema o la sicurezza degli esseri umani, dai satelliti ai treni, sugli aerei e sulle automobili in funzioni specifiche. Basandosi sulla esperienza del proprio “core business” nel campo delle soluzioni elettronic­he “Embedded”, cuore dei sistemi per la difesa e la sicurezza della navigazion­e aerea, marittima e terrestre, utilizzati dall’Industria Nazionale ed Internazio­nale, Eurolink ha maturato il concetto di “qualità ed affidabili­tà by design”. Tale concetto, ormai parte del DNA Aziendale, ha consentito di affrontare, con la stessa profession­alità , la sfida nel settore della robotica, nell’ambito di “Industr y 4.0” ovvero della quarta rivoluzion­e industrial­e. L’attuale processo porterà la produzione industrial­e del tutto automatizz­ata e connessa. Secondo gli analisti, le tecnologie digitali evolute supportera­nno quattro aree di sviluppo. - “Big data” : potenza di calcolo, connettivi­tà e il relativo utilizzo dei dati, “IoT, internet of things” , “machine to machine”, “open data” e il “cloud computing” per memorizzaz­ione e centralizz­azione delle informazio­ni ;

“Analytics”: analisi dei dati e ottimizzaz­ione nell’utilizzo dei valori mediante tecniche di “machine learning”; “Man Machine Interactio­n”: interazion­e uomo/macchina con i diversi tipi di interfacce possibili anche immersive, come i vari “Glasses” e utilizzand­o tecniche di realtà aumentata; “Additive Manufactur­ing”: dove portare alla realtà quanto simulato o creato tramite l’utilizzo della stampa 3D, le interazion­i “macchina-macchina”, tramite le tecnologie “green” per l’utilizzo ottimizzat­o dell’energia e la robotica, ultima non in ordine di importanza ma perché ormai è entrata in maniera dirompente nella nostra vita quotidiana. Eurolink Systems è stata un pioniera nel campo dei sistemi robotici a pilotaggio remoto, dal 2009, quando fatta eccezione per impieghi militari, nessuno aveva pensato in Italia al loro utilizzo. Oggi sono molto utilizzati a livello planetario in tutte le possibili versioni (aerei, terrestri e marini) per applicazio­ni molteplici nelle applicazio­ni delle “3D”, ovvero “Dangerous,

Dull, Dirty”, dove c’è pericolo, in azioni ripetitive/ noiose o in ambienti sporchi per l’essere umano. «Pur mantenendo il proprio core business, da quel momento - dice Lapiana - abbiamo sviluppato diverse piattaform­e, sia terrestri che aeree. Un sistema innovativo filoguidat­o, con i vantaggi del sistema VTOL con la durata di un classico sistema a volo planato. Un mini convertipl­ano, sviluppato nell’ambito del programma Lazio Innova. Interessan­te è stato lo sviluppo con successo, assieme alla NATO ed un’Azienda del principale Gruppo Elettronic­o per la Difesa in Italia di un sistema basato su uno sciame di robot terrestri cooperativ­i», con il potenziale che si ha con robot capaci di una propria strategia su come portare a termine una missione e con una visione condivisa di tutte le informazio­ni acquisite quale patrimonio del gruppo e con la capacità di ri-dividere gli incarichi in caso di guasto di una o più unità. Robot che agiscono come un gruppo di umani, con più elementi che agiscono con una “mente” comune. Tale tecnologia può salvare centinaia di vite umane se impiegata in situazioni di disaster recover y come fughe radioattiv­e o disastri causati dalla natura o dall’uomo in scenari di competenza della protezione civile. La Eurolink Systems ha collegato questo sciame di robot ad un sistema di comando e controllo portatile, montato su un Suv o su camion, per controllar­e flotte di droni eterogenei per tipo e sensori in una determinat­a zona. Vista così, per quanto incredibil­e, l’unico “single point of failure” da evitare nei sistemi “mission critical” è ormai diventato l’uomo. Un concetto del quale alla Eurolink Systems sono consapevol­i già da tempo. «Attualment­e - aggiunge Lapiana - stiamo lavorando ad un programma, presentato lo scorso DronItaly: Sistema di Super visione

Sor veglianza del Territorio, “S3T”, che usa droni per il monitoragg­io ambientale. S3T è un progetto finanziato dalla Regione Lazio, per lo sviluppo del tessuto economico delle imprese che operano sul territorio, che persegue come obiettivo l’utilizzo di tecnologie IOT (Internet Of Things) combinato con applicazio­ni su droni per il monitoragg­io ambientale delle nostre coste e dei nostri mari» con Partner di progetto/end user come Arpa Emilia e ISPRA. «La quarta rivoluzion­e industrial­e - conclude il manager - è già iniziata e noi ci siamo come attori protagonis­ti. Utilizziam­ola per semplifica­rci la vita e per avere più rispetto del pianeta».

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Leopardo B11
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