Successioni in F24, pronti i codici tributo
Versamenti collegati alla dichiarazione di successione e quelli relativi alle sanzioni amministrative irrogate dall’Inps pronti a debuttare nel modello F24.
Dal prossimo 1° aprile, in un’ottica di razionalizzazione delle modalità di pagamento, tutto ciò che concerne la dichiarazione di successione passa dal modello F23 al modello F24, seguendo, di conseguenza, le disposizioni contenute nell’articolo 17 del Dlgs 241/1997. È stato, comunque, previsto un periodo transitorio di accompagnamento al nuovo modello in cui è ancora consentito l’utilizzo dell’F23 fino al 31 dicembre 2016 «secondo le attuali modalità», come specificato dal provvedimento delle Entrate 40892 del 17 marzo scorso (si veda Il Sole 24 Ore del giorno successivo). Dal 1° gennaio 2017, quindi, i versamenti potranno essere effettuati esclusivamente attraverso il modello F24.
La novità riguarda l’imposta di successione, l’imposta ipotecaria, l’imposta catastale, le tasse ipotecarie, l’imposta di bollo, l’imposta comunale sull’incremento di valore degli immobili e tributi speciali, nonché i relativi accessori, interessi e sanzioni, dovuti con riferimento alla presentazione della dichiarazione di successione.
Anche sanzioni e interessi
In questa prospettiva, la risoluzione 16/E/2016 diffusa ieri ha istituito i nuovi codici tributo che dovranno essere utilizzati all’interno del modello F24 e che si riferiscono non solo al versamento delle varie imposte appena indicate in fase di dichiarazione di successione, ma anche alle sanzioni e agli interessi da ravvedimento, alla liquidazione delle imposte a seguito di avviso di liquidazione o a seguito di omessa impugnazione in presenza di somme richieste con avvisi di accertamento o di liquidazione emessi dagli uffici, ma anche a seguito di definizione delle sole sanzioni (in base a quanto disposto dall’articolo 17 del Dlgs 472/1997), o in conseguenza di adesione all’accertamento o ancora di conciliazione giudiziale.
La sezione da utilizzare all’interno del modello di versamento F24 è quella relativa all’Erario in cui dovrà essere indicato anche il codice ufficio, il codice atto e l’anno di riferimento riportati nell’atto emesso dall’ufficio.
Per quanto riguarda i dati anagrafici, andranno indicati quelli dell’erede mentre nel campo denominato «codice fiscale del coobbligato, erede, genitore, tutore o curatore fallimentare» si dovrà inserire il codice fiscale del defunto insieme al codice identificativo di nuova istituzione «08», denominato «defunto».
Le omesse ritenute
Entra, inoltre, nel modello F24 anche il versamento delle sanzioni amministrative per l’omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali operate dal datore sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti (articolo 2, comma 1-bis, del Dl 463/1983), che sono irrogate dall’Inps.
La risoluzione 17/E/2016 diffusa sempre ieri istituisce la causale «SAMM» che dovrà essere indicata nella sezione Inps del modello di versamento.