Vicenza alla prima assemblea da spa
pP assaggio fondamentale oggi per la Banca Popolare di Vicenza Spa: nei padiglioni della fiera cittadina si svolge l’assemblea ordinaria per l’approvazinoe del bilancio 2015. Appuntamento imprescindibile per poi procedere nell’iter verso l’aumento di capitale e la quotazione in Borsa, passaggi già approvati dai soci nell’assemblea straordinaria del 5 marzo scorso.
I soci, per la prima volta di capitale, sono chiamati a dare il via libera ad un documento che certifica il passato - e lo archivia - e legittima il nuovo corso. Si parte da dati pesanti: un “rosso” da 1,4 miliardi di euro (dovuto in parte ad una riclassificazione dei rischi sui crediti) e 8 miliardi in meno di raccolta diretta. Ma il documento dice anche che è aumentato il livello di copertura dei crediti deteriorati (42,4%) e sono stati messi a bilancio 136 milioni di euro per i contenziosi, di cui non si sa ancora la consistenza (per il momento gli esposti giunti alla banca sono circa 3mila). Inoltre, il livello di Lcr, indicatore che tra gli altri denota la salute di una banca, è salito dal 47,5% dello scorso dicembre all’80% di gennaio 2016.
fondamentale oggi per la Banca Popolare di Vicenza Spa: nei padiglioni della fiera cittadina si svolge l’assemblea ordinaria per l’approvazinoe del bilancio 2015. Appuntamento imprescindibile per poi procedere nell’iter verso l’aumento di capitale e la quotazione in Borsa, passaggi già approvati dai soci nell’assemblea straordinaria del 5 marzo scorso.
I soci, per la prima volta di capitale, sono chiamati a dare il via libera ad un documento che certifica il passato - e lo archivia - e legittima il nuovo corso. Si parte da dati pesanti: un “rosso” da 1,4 miliardi di euro (dovuto in parte ad una riclassificazione dei rischi sui crediti) e 8 miliardi in meno di raccolta diretta. Ma il documento dice anche che è aumentato il livello di copertura dei crediti deteriorati (42,4%) e sono stati messi a bilancio 136 milioni di euro per i contenziosi, di cui non si sa ancora la consistenza (per il momento gli esposti giunti alla banca sono circa 3mila). Inoltre, il livello di Lcr, indicatore che tra gli altri denota la salute di una banca, è salito dal 47,5% dello scorso dicembre all’80% di gennaio 2016.
L’istituto vicentino arriva all’assemblea di oggi in un clima che resta nervoso, soprattutto per la pressante richiesta da parte delle associazioni degli azio- nisti di procedere con l’azione di responsabilità nei confronti delle vecchie cariche della banca, considerate colpevoli di aver messo in piedi un sistema criminale di gestione dei loro risparmi e di aver portato la banca alla rovina. «L’azione di responsabilità deve essere inserita nell’ordine del giorno dell’assemblea del 26 marzo. Non si possono approvare i risultati di una gestione che ha fatto danni enormi senza una azione di responsabilità che smarchi la banca dai responsabili», hanno dichiarato dal coordinamento delle associazioni “Don Torta”. Ma per fare una azione di responsabilità bisogna averne gli estremi certificati. Inoltre, si tratta di azione che dovrebbe compiere il nuovo e rinnovato consiglio di amministrazione, che sarà eletto entro giugno e non vedrà più in carica gli attuali consiglieri, per circa due terzi nominati dall’ex presidente Gianni Zonin.
Fra tre mesi, infatti, a seguito della trasformazione della banca in Spa, gli attuali consiglieri decadranno. Oggi, probabilmente per l’ultima volta, saranno presenti tutti 18 in assemblea, a differenza di tre settimane fa. Dopo la polemica scattata in seguito alla loro assenza, interpretata come atto di codardia - il 5 marzo erano sul palco assieme al presidente Stefano Dolcetta e all’ad Francesco Iorio solamente tre membri del cda - i consiglieri assenti hanno fatto sapere in una lettera indirizzata a Dolcetta che saranno in assise, che hanno sempre agito nell’interesse della banca e che respingono le accuse di connivenza con il sistema fraudolento attuato ai danni dei risparmiatori.
Intanto, oggi a in assemblea Iorio si presenterà forte di un recentissimo minitour a Londra, martedì e mercoledì, in cui ha incontrato fondi e possibili investitori; ad essi il progetto della banca piace, anche se resta da fare una valutazione sui multipli di mercato. Per quanto riguarda le tappe verso la quotazione, il cda dello scorso martedì ha approvato di dare avvio all’operazione di aumento di capitale così ripartito: 1,5 miliardi di euro per il rafforzamento patrimoniale, riservando agli azionisti il diritto di prelazione in proporzione alle azioni possedute fino al 45% dell’aumento; 150 milioni a servizio dell’opzione di sovrallocazione a investitori qualificati in Italia e agli investitori istituzionali esteri; 38 milioni a servizio di diritti da assegnare agli azionisti con funzione di fidelizzazione; 75 milioni al servizio di diritti da assegnare agli azionisti con funzione di incentivazione.
LO SCENARIO Tensione fra i soci per la pressante richiesta di procedere con l’azione di responsabilità nei confronti dei vecchi amministratori