Il Sole 24 Ore

Etf e Etn ci sono diversi gradi di sicurezza

- Tommasino Cancellara

Vorrei acquistare Etf qualunque sia l’emittente. Posso stare tranquillo sulla solvibilit­à dell’investimen­to? O ci dobbiamo affidare solo ad emittenti e nomi solidi?

«Gli Etf sono strumenti finanziari che hanno l’unico obiettivo di replicare il profilo di rischio - rendimento del benchmark di riferiment­o», spiegano da Consultiqu­e. Tale gestione passiva, a parità di effetto diversific­azione con un fondo comune di i nvestiment­o, permette di ridurre il rischio legato alle scelte del gestore, di avere costi di gestione molto bassi e nessuna commission­e di entrata e uscita.

La loro quotazione sul mercato Etf Plus di Borsa Italiana garantisce liquidità grazie alla presenza di uno specialist­a (market maker) che fissa i n continuo i prezzi di acquisto e vendita ed è soggetto a vincoli riguardo allo spread massimo. Per quanto concerne la loro solvibilit­à, ricordiamo che gli Etf, come tutti i fondi comuni Ucits, hanno un patrimonio autonomo e completame­nte separato da quello dell’emittente: anche in caso di fallimento di quest’ultimo, il patrimonio dell’Etf non è aggredibil­e da terzi e il patrimonio dell’investitor­e non viene intaccato. Pertanto su questo fronte la scelta dell’emittente non è particolar­mente significat­iva.

«Il rischio contropart­e emerge nel caso l’Etf, nel replicare il sottostant­e, utilizzi una tipologia di replica sintetica – sottoli- neano da Consultiqu­e –: in tal caso, l’Etf detiene nel suo patrimonio un paniere di titoli (detto “paniere sostitutiv­o”), e scambia, attraverso un contratto derivato swap, il rendimento di questo paniere con il rendimento dell’indice da replicare. Secondo la normativa Ucits l’esposizion­e al rischio contropart­e, derivante dallo swap, non può superare il 10% del patrimonio. È tuttavia prassi per l’Etf ridurre in misura considerev­ole tale rischio».

Il discorso è differente per gli Etn, strumenti che replicano a leva l’andamento di indici azionari, obbligazio­nari e valutari. Diversamen­te dagli Etf, gli Etn non sono più fondi comuni con patrimonio separato ma bensì sono assimilabi­li a delle obbligazio­ni emesse da istituti bancari; in tal caso, il merito di credito dell’emittente potrebbe dunque influire sulla quotazione dello strumento. Resta ben inteso che preferire un emittente con indicatori solidi, un maggior livello di massa gestita e/o un Etf con sottostant­i liquidi, presenterà più sicurezza in termini di solvibilit­à.

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