Il Sole 24 Ore

East Coast meta delle mega gallerie per scovare i collezioni­sti della Silicon Valley

Il mercato americano, leader nel mondo, attrae gli operatori più importanti

- Silvia Simoncelli

I dati Tefaf hanno confermato l’ottimo momento del mercato dell’arte Usa, che ha raggiunto nel 2015 la cifra record di 27,3 miliardi di dollari (+4%) riafferman­do la sua leadership globale. Guidano il trend positivo gli scambi oltre il milione di dollari, con una quota in valore del 43% nel mercato delle gallerie, dove si segnalano aumenti delle transazion­i fino al 16% per le opere oltre i 10 milioni. Queste cifre sono prerogativ­a di una ristretta cerchia di artisti, monopolio pressoché esclusivo delle mega-gallerie, che possono contare su solide capacità finanziari­e, multipli spazi espositivi e una reputazion­e di prestigio.

Le nuove aperture nel 2016 negli Stati Uniti da parte di questi operatori conferma le previsioni. Con l’eccezione di Lisson, che inaugura a maggio a New York, l’attenzione è focalizzat­a sull’Est Coast. Larry Gagosian punta sul potenziale collezioni­stico della Silicon Valley e arriva a San Francisco con il suo 16° spazio: 1.200 mq di fronte al SFMOMA, il rinnovato museo d’arte contempora­nea. Los Angeles è la scelta della berlinese Sprüth Magers, alla sua prima sede oltre oceano, e di Hauser & Wirth, con base a Zurigo, che apre la sua sesta location con Paul Schimmel, già capo curatore al MOCA, il museo d’arte contempora­nea di Los Angeles. Entrambe rappresent­ano alcuni degli artisti california­ni più in vista: John Baldessari, Ed Ruscha, Ryan Trecartin, Andrea Zittel per Sprüth Magers; Jason Rhoades, Paul McCarthy, Mark Bradford, l’estate Mike Kelley per Hauser & Wirth. Negli ultimi anni le gallerie a L.A. sono cresciute grazie a iniziative locali e agli arrivi da New York di Maccarone, Mattew Marks e Team Gallery, attirati da un mercato che presenta ancora ampi margini di sviluppo, in cui si muovono artisti di grande calibro. Il progetto di Hauser Wirth & Schimmel propone un formato inedito, a iniziare dalla scala: 30.000 mq per spazi espositivi, uffici, magazzini, oltre a una libreria, laboratori didattici, un giardino aperto al pubblico e un ristorante. Il programma sarà simile a quello di un museo per qualità e formato delle mostre, affidate all’expertise di Schimmel, realizzate con artisti della galleria e prestiti internazio­nali. Si inizia con la scultura astratta al femminile dal 1946 ad oggi: 100 opere di 34 artiste, tra cui Louise Bourgeois, Eva Hesse, Lee Bontecou, l’italiana Marisa Merz e Magdalena Abakanowic­z, un suo lavoro del 1973 arriva dal museo nazionale di Varsavia. Hauser Wirth & Schimmel non è l’unica tra le mega-gallerie a trattare artisti storicizza­ti e proporre mostre di qualità museale, ma con questa apertura riformula i parametri dell’attività commercial­e – nella stessa città dove a fine 2015 «The Broad», nuova sede della collezione Eli e Edythe Broad, oltre 2000 opere in un edificio da 140 milioni di dollari, ha ridefinito l’idea di museo privato.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy