Il Sole 24 Ore

Incentivi semplici per ottenere risultati

- Primo Ceppellini Roberto Lugano

Le imprese italiane hanno frequentem­ente a disposizio­ne agevolazio­ni fiscali che sono unite da alcune caratteris­tiche comuni, tipiche del nostro sistema: la complessit­à normativa e l’incertezza. Eppure l’efficacia di un’agevolazio­ne è strettamen­te legata alla semplicità sia in termini di immediata comprensio­ne del vantaggio che si può ottenere sia sotto il profilo degli adempiment­i. In questo senso la prima legge Tremonti fu un esempio perfetto di normativa semplice da capire e facile da applicare; non è un caso che quasi tutte le leggi successive volte ad agevolare gli investimen­ti abbiano cercato di replicarla.

Ora non mancano le opportunit­à di ottenere riduzioni del carico fiscale, ma solo in pochi casi si ha a che fare con disposizio­ni di facile utilizzo. Tra queste c’è il superammor­tamento al 140%: a fronte di nuovi investimen­ti effettuati in un periodo di tempo limitato si ottiene una deduzione fiscale aggiuntiva che si acquisisce facilmente, nella dichiarazi­one dei redditi, senza complicazi­oni. Tutti gli operatori che ritengono di effettuare nuovi investimen­ti sulla base dei loro piani di sviluppo stanno valutando di effettuarl­i/anticiparl­i nel periodo di vigenza della disposizio­ne. Anche le autorità fiscali hanno fornito in tempi rapidi molti chiariment­i. Semplicità e chiarezza alimentano l’entusiasmo, che può esserci solo quando le imprese capiscono chiarament­e cosa si guadagna da una scelta.

Diverso è il caso del patent box. L’incertezza sull’importo dell’agevolazio­ne, la complessit­à in termini di calcoli e di adempiment­i e i tempi lunghi per avere la certezza dei risultati potrebbero avere effetti negativi. Non si possono, tuttavia, non notare le differenze di fondo; il super ammortamen­to è la classica agevolazio­ne temporanea, mentre il patent box ha caratteris­tiche decisament­e più pregnanti: eè un’agevolazio­ne struttural­e basata una logica di fondo molto importante, visto che si agevolano i redditi che derivano dall’innovazion­e; rè un beneficio che spetta per quello che le imprese hanno già fatto e quindi per la situazione in essere, per cui i contribuen­ti non devono fare nulla salvo chiedere l’agevolazio­ne determinan­done il possibile importo; tè un’agevolazio­ne a regime e quindi, per certi soggetti, a tempo indetermin­ato, ovvero fruibile fino a quando vi saranno le condizioni; uè un istituto giuridico che stimola in modo rilevante le attività di ricerca e sviluppo.

Anche per questo, è necessario introdurre in tempi rapidi le semplifica­zioni che consentano di capire l’efficacia concreta del nuovo istituto. Ogni impresa che utilizza un intangibil­e agevolabil­e deve essere in grado di misurare rapidament­e e in modo semplice il beneficio ottenibile da questo bene e valutare l’importanza dell’attività di ricerca e sviluppo che ha posto in essere. Il primo obiettivo, dunque, deve essere quello di creare entusiasmo sul patent box, evitando di sotterrarl­o nei tempi lunghi della burocrazia.

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