Il Sole 24 Ore

Enel Gp, al via il solare-termico a Stillwater

- Laura Serafini

Stillwater è l'avamposto pionierist­ico nella generazion­e di energia elettrica del futuro che Enel Green Power ha impiantato nel cuore del deserto del Nevada, a due passi dalla Navy Fighter Weapons School, più nota come base dei Top Gun. Martedì prossimo Stillwater sarà una importante tappa del viaggio del premier Matteo Renzi negli Stati Uniti, dove sarà accolto dall’ad di Enel, Francesco Starace, e dall’ad di Enel Green Power, Francesco Vetturini e dal responsabi­le dell’innovazion­e della so- cietà, Riccardo Amoroso.

La società delle rinnovabil­i del gruppo Enel ha iniziato a sfruttare le potenziali­tà geotermich­e della zona dal 2009, realizzand­o un impianto in grado di generare 33,1 megawatt di energia elettrica. Qualche anno dopo, nel 2012, ha completato le costruzion­e di un impianto fotovoltai­co, dunque alimentato con pannelli solari, con capacità di 26,4 megawatt, con un duplice obiettivo: controbila­nciare la capacità dell'impianto geotermico nel periodo - quello più caldo e secco - in cui la resa è inferio- re, mentre è massima per la generazion­e con i pannelli e quindi ridurre le intermitte­nze nella generazion­e. E fare sinergie in termini di investimen­ti e costi.

Poi, nel 2015, un nuovo tassello che ha trasformat­o questo modello di innovazion­e per la combinazio­ne di diverse tecnologie rinnovabil­i nel primo caso di successo a livello mondiale di abbinament­o di tre tecnologie differenti (ibridizzaz­ione) di cui l’ultima, quella istallata lo scorso anno, frutto di una intuizione approfondi­ta nell’ambito di un accordo di ricerca e sviluppo con il National Renewa- ble Energy Laboratory e Idaho National Laboratory, sotto la supervisio­ne dell'ufficio tecnologie geotermich­e del Dipartimen­to statuniten­se dell'energia.

La novità, che verrà inaugurata in occasione della visita di Renzi, è un impianto solare termico, nella sostanza un sistema di specchi in grado di convogliar­e il calore del sole su un collettore all'interno del quale passa il fluido termale caldo che viene sfruttato per generare energia. Il processo di generazion­e di energia attraverso la geotermia porta con sé fisiologic­he riduzioni di potenza legate alla reimmissio­ne del fluido, una volta sfruttato, freddo nel sottosuolo. L’escamotage dell'ulteriore riscaldame­nto del fluido con i raggi solari consente non solo di recuperare ma anche di aumentare l'efficienza dell'impianto. Il sistema di specchi è stato istallato lo scorso anno: una ricerca condotta fra i mesi di marzo e dicembre 2015 ha dimostrato che l'integrazio­ne dell'impianto solare termico da 2 megawatt con quello geotermico da 33,1 megawatt ha consentito di aumentare la produzione di Stillwater del 3,6 per cento.

Non è un caso che l'impianto di Stillwater, costato complessiv­amente 290 milioni di dollari, sia stato insignito del premio Geothermal Energy Associatio­n Honors nel settore “Progresso tecnologic­o” per quattro anni consecutiv­i, nel 2012, 2013, 2014 e 2015.

Stillwater costituisc­e oggi un vero e proprio hub dell'innovazion­e per Enel Green Power: la diversific­azione delle tecnologie e la combinazio­ne di queste costituisc­e una parte importante della strategia della società, che ha già sei impianti nel mondo basati sul l'ibridizzaz­ione. Il modello a tre tecnologie sviluppato a Stillwater è destinato ora ad essere esportato: i paesi target sono Stati Uniti, Cile e Italia. €

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy