Salvabanche, su Npl valutazione indipendente
La r icostruzione di Banca d'Italia sulla gestione delle cr isi
Sarà stabilito nei prossimi mesi da un valutatore indipendente il valore definitivo dei crediti deteriorati ceduti alla Rev, la bad bank di sistema, dalle 4 good bank nate dal salvataggio di Banca Marche, Popolare Etruria, Carife e Carichieti. A differenza di quanto erroneamente riportato ieri su Il Sole 24 Ore, il valore medio di trasferimento pari al 17,6% del nominale era stato richiesto dalla Commissione europea e «non può essere considerato un benchmark nel mercato dei crediti deteriorati», sottolinea Banca d’Italia. «I valori veri di recupero possono essere accertati solo analiticamente, caso per caso». «Di ciò ha dato atto lo stesso Commissario alla Concorrenza Vestager nel corso di un’audizione alla Commissione Problemi economici e monetari del Parlamento europeo sul caso delle 4 banche italiane, nella quale ha affermato che il motivo delle forti svalutazioni volute dalla Commissione è da ricercare nella difficoltà di valutare sotto la pressione dell’urgenza cespiti per i quali non c’è mercato». Nella nota Bankitalia, inviata alla Commissione Consiliare di studio istituita dal Comune di Jesi per approfondire il caso Banca Marche, la Vigilanza ha ricostruito il lungo confronto tra Via Nazionale, Mef e Bruxelles intercorso tra l’estate 2014 e l’autunno 2015, quando si optò per la risoluzione. In particolare, rispetto all’ipotesi di intervento del Fondo interbancario di tutela dei depositi, «la consultazione, avvenuta con intensi scambi di email e numerose visite a Bruxelles di funzionari italiani, si protrasse per mesi, nella convinzione, da parte delle autorità italiane, che l’ipotesi di aiuto di Stato fosse infondata e che di ciò si potesse convincere la Direzione Competition». «L’atteggiamento degli uffici della Direzione Comp - conclude Bankitalia - rimase pervicacemente di rifiuto dell’intervento del Fitd, anche in una forma “con burden sharing” da ultimo prefigurata, che avrebbe comunque consentito una soluzione molto meno traumatica di quella infine prevalsa. Questo atteggiamento fu confermato ufficialmente al più alto livello in una lettera dei Commissari Hill e Vestager del 19 novembre 2015».