Sentinelle del clima
Festeggiamo l’inizio della primavera in modo un po’ insolito, partecipando ad uno Spring Challenge. È un bel nome per un progetto di fenologia condotto da un gruppo di università americane con l’aiuto, preziosissimo, del più gran numero possibile di cittadini scienziati. Si tratta di studiare i rapporti tra i fattori climatici, legati al succedersi delle stagioni, e il ciclo delle specie vegetali che mettono le foglie, si coprono di fiori, producono frutti e poi si spogliano. Osservare la natura è una scienza, oltre che una consuetudine, antichissima, Season Spotter lo fa su grande scala sfruttando le moderne tecnologie. È il primo progetto di questo tipo nella multiforme galassia della Citizen Science dove si fa di tutto: dal conteggio degli animali selvatici nel Serengheti alla classificazione delle galassie, dalla trascrizione dei diari di bordo dei capitani inglesi al riconoscimento dei richiami dei pipistrelli. Lo Spring Challenge è il primo evento organizzato da Season Spotter e sfrutta un patrimonio di immagini raccolte da una rete di macchine fotografiche automatiche sparpagliate negli Stati Uniti. Si chiamano Phenocam e registrano numerose immagini ogni giorno per permettere agli attenti osservatori, che partecipano al progetto, di cogliere i segnali del cambio di stagione. In questo caso si vuole determinare con buona precisione la data dell’inizio della primavera nelle diverse zone climatiche e per i diversi ambienti vegetali americani. Non è difficile, basta una conoscenza approssimativa dell’inglese per rispondere a facilissime domande. Data una foto, basta dire se contiene alberi, se gli alberi hanno foglie, se si vedono fiori, se ci sono frutti. Può sembrare banale ma è un’informazione utilissima in ambito agricolo, ha una importante valenza turistica ma, soprattutto, ci aiuta a vedere come le piante reagiscono ai cambiamenti climatici dei quali siamo testimoni. Le piante sono sentinelle preziose: a noi saper sfruttare le informazioni nascoste in una gemma.