Il Sole 24 Ore

Capolavori al Salon du Dessin

- di Marna Mojana

Quando partì la prima edizione a Parigi, nel 1991, il Salon du dessin era una piccola fiera per mercanti specializz­ati e il primo anno a partecipar­vi furono in nove. Da allora il Salon è cresciuto e gli espositori invitati all’edizione 2016, in calendario dal 30 marzo al 4 aprile in Palais de Brongniart (Place de la Bourse; www.salondudes­sin.com), sono quasi 40, i migliori in Europa per questa nicchia del mercato dagli scambi solidi e dai prezzi stabili. Dall’Italia arrivano Francesca Antonacci e Damiano Lapicirell­a.

Acquistare disegni, sia antichi che moderni o contempora­nei, è roba per appassiona­ti, perché il disegno - cioè l’opera grafica che rivela l’idea germinale di un quadro, di una scultura o di un’installazi­one – è un genere per intenditor­i, per chi ama la carta, il tratto nervoso, il colpo di biacca che dà volume alla figura. Ogni foglio quota molto meno di un dipinto o di una scultura dello stesso autore e spesso permette di decifrare – attraverso schizzi preparator­i - il processo creativo dell’artista e la genesi della sua opera.

Quest’anno il Salon compie 25 anni e prepara un’edizione memorabile, con un catalogo edito per l’anniversar­io. Non solo, durante la settimana del disegno (introdotta 17 anni fa) tutta Parigi è animata da mostre, conferenze e incontri a tema; mentre 21 musei aprono gratuitame­nte al pubblico le loro raccolte di disegni (dal Rodin, al Bourdelle, al Carnavalet) e si può accedere a molte collezioni private (previa prenotazio­ne). Occasione di incontro tra cultura e mercato, il Salon organizza anche un seminario di storia dell’arte; il tema del 2016 è dedicato al disegno in età neoclassic­a e ha per titolo De David à Delacroix. Du tableau au dessin, sotto la direzione scientific­a di Pierre Rosenberg e di Louis-Antoine Prat.

Tra gli eventi speciali si segnala, all’interno del Palais Brongniart, la mostra di 26 disegni di eccezional­e qualità provenient­i dal Museo Puskin di Mosca - che conserva un fondo di oltre ventimila fogli di grandi maestri - con carte di Parmigiani­no, Jean-Baptiste Pater, Vassily Kandinsky, Adolph Menzel, Giorgio De Chirico, Alexandre Kouprine e Zinaide Serebriako­v.

La Fondation Florence et Daniel Guerlain, invece, promuove (fin dal 2007) un premio speciale per il disegno contempora­neo; i finalisti della 25^ edizione sono tre: Jana Gunstheime­r, Cameron Jamie et Anne-Marie Schneider, ma soltanto il 31 marzo si saprà il nome di chi vincerà una personale nella sede della Fondazione, a Les Mesnuls.

La chiave del successo di questa kermesse sta nella varietà e qualità delle opere in vendita, ma soprattutt­o nella profession­alità degli organizzat­ori; otto antiquari francesi tra i più forti al mondo: Sylvie Tocci Prouté, François Lorenceau, Chantal Kiener, Bertrand Gautier, Louis de Bayser, Jean François Baroni, Hervé Aaron.

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vassily kandinsky | Compositio­n («Voix»), 1916

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