Il Sole 24 Ore

Finalmente un bel film d’amore

- di Luigi Paini

Al di là dell’Oceano c’è la libertà. Come tutti quelli che prima e dopo di lei hanno attraversa­to l’Atlantico in cerca di una vita migliore, anche la giovane Eilis resta ammutolita di fronte ai grattaciel­i di New York. È partita da un paesino sperduto della verdissima Irlanda, all’inizio degli anni 50 del secolo scorso, ha lasciato dietro le spalle una madre e una sorella che la amano tenerament­e, ma anche una “fabbrica” di pettegolez­zi e maldicenze, un universo chiuso bloccato in modo patologico nel passato. Odore acre di muffa, mentre ora il mondo vero le si spalanca davanti. Se non fosse per quella maledetta nostalgia, se non fosse per quelle agognate lettere che le ricordano la forza degli affetti lasciati alle spalle… Eilis è una piccola eroina che ci costringe a fare il tifo per lei. È dolce, ma non remissiva; è romantica, ma resta ben ancorata con i piedi per terra; è semplice, ma è tutto fuorché una sciocchina. Lavora, studia, s’innamora. Di un irlandese? Niente affatto! Il fortunato è un “mangiaspag­hetti” italiano: a prima vista la coppia non può funzionare, tanto sono diversi e tanto sono profondi i solchi culturali che dividono le due comunità. Mai dire mai, al cinema più ancora che nella vita. Ed essendo « Brooklyn » un bel, ma proprio bel film d’amore, è ovvio che la storia tra i due si dipani tra alti e bassi, compreso un lungo ritorno di lei nell’isola d’origine, con annesse complicazi­oni amorose. Sceneggiat­o da Nick Hornby, a partire dall’omonimo romanzo di Colm Tòibìn, il film possiede la grazia leggera della sua protagonis­ta, muovendosi con passo sicuro nell’universo minato dei sentimenti. Con l’America, quella che ha acceso il cuore di milioni di donne e uomini, sempre sullo sfondo. %%%% %

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy