Tap, al via i lavori preliminari per il gasdotto dell’Adriatico
PUGLIA
pIn movimento la macchina per avviare la costruzione del gasdotto Tap nel Salento, nell’area del comune di Melendugno. Non si è ancora alla cantierizzazione dell’opera, destinata a portare dall’Azerbajian in Italia, nel 2020, 10 miliardi di metri cubi di gas l’anno con un investimento di 40 miliardi di euro, ma sono in corso tutti i passaggi preliminari. E per il 17 maggio a Salonicco, in Grecia, è prevista la cerimonia inaugurale dei lavori con le autorità greche, albanesi e italiane.
Sul fronte giudiziario, particolarmente movimentato negli ultimi mesi, restano invece da vedere gli eventuali sviluppi di un’inchiesta della Procura di Lecce sulla regolarità della procedu- ra di approvazione del progetto.
Affidandosi a tre esperti, la Procura ha chiesto di accertare se le autorizzazioni sono state rilasciate nel rispetto delle norme, se gli impianti previsti offrono garanzie in materia di sicurezza, salute e ambiente, e se è necessario o meno assoggettare il gasdotto ai vincoli della «Direttiva Seveso» in materia di rischio incidenti rilevanti.
Tar Lazio e Consiglio di Stato hanno già respinto i ricorsi avanzati dal comune di Melendugno e dal comitato «No Tap» per l’applicazione della «Seveso» e, con un’altra pronuncia, il Tar Lazio ha an- consta di 6 appuntamenti sul territorio - dopo le tappe di marzo a Milano, Bologna, Napoli, sarà la volta di Verona, Firenze, Roma ad aprile - seguiti da un evento finale di presentazione dei progetti di marketing che saranno sviluppati in team dai partecipanti al percorso. Location aziendali e innovative ospitano gli appuntamenti: Tag (Talent Garden, lo spazio di coworking) a Milano e a Roma, l'azienda di design Paolo Castelli a Bologna, la farmaceutica Gsk a Verona; ma anche Polimoda a Firenze e la Gesac in aeroporto a Napoli. Questo perché l'intero percorso è stato pensato per stimolare la capacità dei singoli di ispirarsi alla realtà aziendale e di sentirsi parte di un mondo - il mercato dove le imprese associate competono – che corre alla velocità della luce. Partecipano al percorso formativo 170 professionisti provenienti da tutta Italia. che respinto i ricorsi di Melendugno e della Regione Puglia contro l’autorizzazione unica all’opera rilasciata l’anno scorso. I giudici del Tar, infatti, rigettano la «irragionevolezza della valutazione di impatto ambientale» e la «incompatibilità della scelta localizzativa prescelta» – contestazioni sollevate dai ricorrenti – e sostengono che è stata effettuata «un’approfondita valutazione» e «un contemperamento tra interessi pubblici, tutti di rilievo, arrivando a escludere la possibilità di non realizzare l’intervento». E dopo che Tar e Consiglio di Stato hanno stoppato i ricorsi degli enti locali, sembra essersi attenuato anche il pressing della Regione per una localizzazione diversa rispetto a Melendugno.
Per i lavori preliminari, intanto, è cominciato da alcuni giorni il campionamento dell’area interessata al microtunnel, che è la stessa tecnologia appena adottata nella vicina Lecce dall’Acquedotto pugliese per posare con un bas- so impatto ambientale la tubazione di una fognatura. Il campionamento mira a verificare la qualità del suolo superficiale e profondo. Nel primo caso, si raccolgono con spatole e palette i materiali da esaminare; nel secondo, si estraggono parti di terreno usando sonde. Il microtunnel si estenderà per 1,4 chilometri, parte sottoterra e parte in mare. Sono in corso, inoltre, tre verifiche di ottemperanza su singoli aspetti ambientali. La prima coinvolge il ministero delle Politiche agricole per lo spostamento degli ulivi (231 alberi) nell’area dei lavori, parte della quale interessata dalla Xylella; la seconda riguarda le mitigazioni ambientali e si discute con la Regione Puglia; la terza è con l’Arpa Puglia per i cosiddetti «neo ecosistemi» che si formano a seguito delle movimentazioni. Già acquisite l’80% delle aree nei comuni di Melendugno e Vernole interessate ai lavori e versati da Tap ai privati circa 1,8 milioni di indennizzi.
Sono già state espletate, insieme ad altre, le gare d’appalto per la fornitura di tubi, connessioni e giunti della parte onshore e la costruzione del terminale di ricezione.
L’INTERVENTO L’entrata in funzione è prevista per il 2020 quando il collegamento porterà in Italia 10 miliardi di metri cubi di gas all’anno