Il Sole 24 Ore

Bally porta a Tokyo scarpe d’archivio e stampe d’epoca

- Chiara Beghelli

pAprirà giovedì prossimo, 31 marzo all'interno del Tokyu Plaza building a Ginza, Tokyo, il più grande flagship store al mondo di Bally: le creazioni del brand di lusso svizzero, specializz­ato in accessori in pelle, saranno ospitate negli spazi disegnati dallo studio David Chipperfie­ld, l'architetto britannico che ha già firmato altri due negozi di Bally, quello di Rodeo Drive a Los Angeles, inaugurato lo scorso febbraio, e quello di New Bond Street a Londra, aperto nell'ottobre 2014.

Lo store di Ginza, di 845 metri quadrati su due piani, ha una facciata di alluminio di 50 metri e riprende il concept già sviluppato da Chipperfie­ld negli altri due store, ispirato allo stile modernista che contraddis­tingue il brand sin dalla sua fondazione, da parte di Carl Franz Bally, nel 1851, e, in particolar­e, a uno store Bally disegnato dall'architetto Marcel Breuer nel 1921.

Lo store ospiterà le collezioni uomo, donna e accessori (incluso l'eyewear prodotto in licenza dal gruppo francese Twc-L'Amy), dedicando un'area ai servizi di Made to Order, Made to Colour, dove si può scegliere in negozio il colore per le proprie scarpe e cinture e vederle tingere subito da un artigiano, e Shoe Care, che include pulizia, ravvivamen­to del colore e riparazion­i. Il secondo piano sarà suddiviso tra una Vip room e uno spazio dedicato agli eventi del brand.

Per celebrare l'apertura di Ginza, Bally ha ricreato i n esclusiva per lo store anche quattro modelli del periodo 1934-36 tratti dal suo ricco archivio, i cui originali possono essere ammirati nella mostra “Bally Untold – Part 1: 18511951”, allestita sempre nel negozio, che per la prima volta porta alcune creazioni fuori dal celebre museo della scarpa Bally di Caslano, in Svizzera. La mostra sarà aperta al pubblico l'8 aprile e sarà visitabile fino all'8 maggio.

Quella di Ginza è una delle 15 aperture previste da Bally per il 2016, che include anche un nuovo flagship store a Pechino verso la fine dell'anno, mentre quello di New York è previsto all'inizio del 2017. Il piano die

ARCHISTAR È il terzo spazio, dopo Los Angeles e Londra, creato dallo studio dell’architetto britannico David Chipperfie­ld

espansione retail fa parte della strategia impostata dal ceo di Bally, Frederic de Narp, arrivato in Bally nel 2013 dopo esperienze nel management di Cartier e Harry Winston, e che due anni fa ha coinvolto nel progetto di rilancio del brand anche un nuovo design director, Pablo Coppola.

Nel 2008 Bally è stato acquisito da Jab, società che fa capo alla famiglia tedesca Reimann, dal fondo di private equity Tpg. Secondo le stime degli analisti il fatturato è di circa 400 milioni. Nel giugno scorso, in occasione di un Luxury Summit organizzat­o da Financial Times a Monaco, De Narp ha detto di puntare, entro 5-10 anni, al miliardo di ricavi e il ruolo del Giappone sarà strategico.

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