Libia, braccio di ferro sul ritorno di Serraj
Ostacolato l’insediamento del premier
pÈ un vero braccio di ferro quello che il governo di salvezza nazionale presieduto da Khalifa al- Ghwell ha ingaggiato contro il consiglio presidenziale libico guidato da Fayez alSerraj, per impedire o quantomeno ritardare il più possibile l’insediamento del nuovo governo libico a Tripoli. Tutto era pronto per il trasferimento dei sette membri del Consiglio presidenziale via aerea nella giornata di Pasqua, ma gli uomini di al-Ghwell hanno chiuso per alcune ore il traffico nell’aeroporto militare di Mitiga impedendo l’arrivo dell’aereo presidenziale con al-Serraj da Tunisi. Ora sembra tornato d’attualità un trasferimento via mare per portare i membri del nuovo esecutivo voluto dall’Onue da Tunisi alla base navale di Tripoli.
In un comunicato diffuso ieri il Consiglio presidenziale denuncia che «il governo di salvezza nazionale di al-Ghwell sta intimidendo innocenti per ostacolare il governo di accordo nazionale nell’esercitare le proprie funzioni». Il premier designato sembra tuttavia sicuro di potersi insediare presto a Tripoli perché sarebbero stati ultimati «i preparativi di sicurezza» affinché il governo «assuma le proprie funzioni dalla città di Tripoli». In un comunicato alSarraj conferma che il Consiglio «ha cominciato a spostarsi verso la capitale per assumere le proprie funzioni».
Khalifa al-Ghwell è consapevole di rischiare grosso nell’opporsi ad al-Serraj perché nei suoi confronti potrebbero scattare sanzioni personali. Ma c’è chi sembra convinto che il suo sia solo un atteggiamento negoziale per ottenere qualche riconoscimento politico dalla nuova leadership. Sul terreno il braccio di ferro però continua se è vero che anche ieri l’aeroporto di Mitiga è stato chiuso dall’alba fino alle 10 di mattina. Secondo una fonte della Libya Airlines la chiusura è stata però decisa per motivi di sicurezza, visti i pensanti scontri tra milizie nella zona. C’è da aggiungere che se le milizie di alGhwell continuano a ostacolare al-Serraj la potente milizia di Misurata ribadisce il proprio sostegno al governo di unità e annuncia di aver istituito una Temporary Crisis Room per consentire a Sarraj di arrivare a Tripoli.
Dell’insediamento del nuovo governo a Tripoli hanno discusso ieri a Tunisi il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon con l’inviato dell’Onu per la Libia, Martin Kobler. A Tunisi Ban incontrerà i massimi vertici statali tunisini, poi visiterà il Museo del Bardo. E, se tutto andrà bene, potrà anche dare la sua “benedizione” all’insediamento del nuovo Governo libico a Tripoli.