Nell’agenda Usa di Renzi economia, sicurezza anti-Isis e vertice nucleare
Promozione del made in Italy e innovazione manifattur iera
Matteo Renzi arriva oggi in America con una missione delicata e centrale per la nostra sicurezza, soprattutto dopo gli attentati di Bruxelles, soprattutto dopo le rivelazioni sull’obiettivo terroristico di colpire centrali nucleari. Giovedì e venerdì a Washington si terrà il vertice per la Sicurezza nucleare, un appuntamento biennale a livello di capi di stato e di governo voluto da Obama nel 2010 che raccoglie oggi oltre 50 paesi, ma che non ha ancora prodotto i risultati per rafforzare il coordinamento internazionale necessario alla prevenzione di attacchi alle centrali o di furti di materiale fissile con cui si potrebbe costruire una bomba sporca. Sappiamo quanto il governo Renzi, dall’utilizzo delle forze armate per la protezione di obiettivi a rischio alle operazioni di intelligence, sia sensibile al rafforzamento delle misure di sicurezze e alla prevenzione di possibili attacchi su ogni fronte della minaccia terroristica. Sappiamo delle difficoltà europee a condividere in modo strutturato informazioni chiave per la prevenzione di attacchi. La sfida non è facile, del resto la stessa America ha sofferto l’attacco dell’11 settembre per un mancato coordinamento delle agenzie di controspionaggio. Ma il passo in avanti è indispensabile. Su queste pagine abbiamo dato domenica uno spaccato dei rischi impliciti e degli obiettivi dei terroristi di matrice islamica nel contesto del vertice per la Sicurezza Nucleare. Il New York Times di questa mattina è intervenuto con un editoriale forte e preoccupato sul tema sottolineando la preoccupazione per i rischi a cui siamo esposti proprio per il mancato coordinamento.
Renzi ha un ottimo rapporto con Obama e dovrà svolgere un ruolo ponte per portare risultati concreti per quei paesi extraeuropei che tenten- nano, per l’Europa che procede in ordine sparso, ma anche per responsabilizzare la Russia di Putin che ha deciso lo scorso autunno di disertare il vertice «perché ripetitivo». Ci sono alcuni giorni per lavorare all’agenda e nel frattempo Renzi approfitta del vertice per portare avanti la sua agenda economica negli Stati Uniti, un altro degli obiettivi centrali del suo governo.
Questa volta Renzi ha organizzato il viaggio più completo fra le varie missioni economiche in cui lo abbiamo seguito negli Stati Uniti. E non è un caso che questo viaggio coincida con il debutto del nuovo Ambasciatore d’Italia a Washington, Armando Varricchio, che è stato suo consigliere diplomatico a Palazzo Chigi dal suo ingresso a Palazzo Chigi. Ci sono tre tappe, a partire da questa mattina qui in Nevada, nel West del paese, a due ore da Reno, in mezzo al deserto dove il Presidente del Consiglio inaugurerà un impianto ibrido di Enel Green Power per la produzione di energia alternativa. All’evento ci saranno il governatore del Nevada, Brian Sandoval, senatori e deputati americani, l’amministratore delegato dell’Enel Francesco Starace per il lancio formale di un impianto unico, Sillwater, che combina energia geotermica con solare fotovoltaico e solare termico, il primo impianto al mondo di queste dimensioni per l’approvvigionamento ibrido di energia pulita. Domani Renzi sarà a Chicago, nel cuore del Midwest per partecipare a un convegno sull’avanzamento tecnologico italiano. Il convegno è organizzato dall’Ice sempre più attivo in eventi e promozioni per la penetrazione commerciale e industriale italiana negli Stati Uniti ed è focalizzato sull’innovazione manifatturiera, tema su cui Barack Obama ha speso molteplici iniziative creando negli ultimi anni oltre 700.000 posti di lavoro. Il tandem italiano in questo progetto americano diventa essenziale: il nostro paese, con Giappone e Germania è ai vertici mondiali nella produzione di macchine utensili ad altissima precisione, dalla robotica alle macchine customizzate per varie esigenze produttive manifatturiere, dal packaging alla farmaceutica, macchine che vengono ormai sviluppate con un altissimo contenuto di automatizzazione elettronica. Infine la tappa a Boston, con una visita a una divisone di sviluppo avanzato della Ibm e con un messaggio agli studenti di Harvard. In mezzo ci saranno anche visite a scuole, appuntamenti con la comunità italiana di vario genere. Poi a Washington, giovedì sera per la missione più importante, il vertice per la Sicurezza Nucleare, appunto, per affrontate con decisione la sfida globale del nostro tempo, quella terrorismo di matrice islamica che con gli attacchi a Lahore e Bruxelles, vuole dare l’impressione di poter colpire indisturbato per trasmettere paura e confusione nella nostra vita del giorno per giorno.
LE TAPPE DELLA 4 GIORNI Oggi in Nevada per inaugurare impianto Enel Green Power, domani a Chicago, poi Boston. Giovedì sera a Washington per il vertice su sicurezza nucleare