Integrativi, fondi calcolati sulle presenze effettive
A ncora una volta, Comuni, Città metropolitane e Province si trovano a dover cercare nelle istruzioni inviate dalla Ragioneria generale dello Stato ai ministeri le risposte necessarie a gestire senza errori un tema delicato come quello del calcolo dei fondi integrativi per il personale.
Le nuove indicazioni arrivano dalla circolare n. 12 del 2016 che il ministero dell’Economia e delle FInanze ha girato agli altri ministeri (si veda Il Sole 24 Ore del 26 marzo) per passare in rassegna tutte le articolazioni delle spending review chieste alle amministrazioni pubbliche e le loro ricadute operative.
In questo caso, le informazioni più utili alle amministrazioni l ocali arrivano dalla scheda tematica I.3, a pagina 27, dove si spiega come fare i conti con l’obbligo, aggiornato per la Pa centrale dal comma 236 della legge 208/2015, di congelare il fondo integrativo ai livelli del 2015, riducendolo i n proporzione agli effetti del turn over. In pratica, spiegano da Via XX Settembre, anche se la norma fa riferimento al «personale assumibile in base alla normativa vigente», il confronto andrà effettuato fra il numero medio di persone effettivamente presenti nel 2015 e quello del nuovo anno. In sede di programmazione bisognerà tenere conto dei dipendenti pensionabili nel corso dell’anno e di quelli assumibili, utilizzando anche i resti del turn over, ma il tutto dovrà essere sottoposto a una verifica sull’andamento finale di entrate e uscite.