Esonero contributivo, controlli anti-furbetti
U n’impresa su cinque sottoposta ai controlli degli ispettori del lavoro è risultata aver beneficiato, senza averne diritto, dell’esonero contributivo per le assunzioni a tempo indeterminato previsto dalla legge di Stabilità 2015 e, in versione ridotta, da quella del 2016.
Il ministero del Lavoro ha infatti comunicato che, da giugno 2015 a febbraio 2016 sono state individuate e sottoposte ad accertamento 338 imprese che hanno richiesto l’esonero per 1.986 lavoratori. Per 64 aziende è stata trasmessa informativa di reato all’autorità giudiziaria.
L’utilizzo illecito dell’esonero contributivo è stato messo sotto osservazione dal ministero del Lavoro a fronte della segnalazione di alcune tipologie di comportamenti elusivi i n quanto non creano nuova occupazione stabile, come quello evidenziato nella circolare 37/2015: viene disdetto un contratto di appalto; i lavoratori coinvolti continuano a fornire apporto ma con contratto di somministrazione; dopo 6 mesi gli stessi vengono assunti da una nuova società che beneficia dell’esonero.
In altri casi, invece, volutamente non si trova l’accordo per il passaggio dei dipendenti a fine appalto, ma se ne assumono di nuovi per avere l’esonero (mentre i licenziati determinano ulteriori costi a carico dello Stato in quanto hanno diritto alla Naspi).
Per contrastare il fenomeno è stato implementato uno scambio di informazioni con l’Inps in modo da individuare situazioni sospette.