Il Sole 24 Ore

Alla Corte Ue record di produttivi­tà

- Marina Castellane­ta

pBoom di produttivi­tà, nel 2015, della Corte di giustizia dell'Unione europea. Con ben 1.755 cause definite, Lussemburg­o supera il suo tasso di produttivi­tà di sempre. Non solo. Il 2015 è stato anche un anno record per il numero di cause promosse: ben 1.711 dinanzi ai tre organi giurisdizi­onali Ue (Corte di giustizia, Tribunale, Tribunale per la funzione pubblica), con 700 cause avviate dinanzi alla Corte di giustizia. Segno evidente della crescente fiducia che i giudici nazionali e i cittadini hanno verso l ’ a p p a r a t o giurisdizi­onale dell'Unione europea. Che subisce, però, come effetto collateral­e, l'incremento del carico di lavoro degli eurogiudic­i, con la conseguenz­a che, malgrado la produttivi­tà crescente, diminuisce il numero di cause definite. E questo anche per la complessit­à dell’oggetto dei procedimen­ti che ha portato la Corte di giustizia a pronunce storiche come quella del 6 ottobre 2015 (C362/14) con la quale Lussemburg­o ha bocciato il sistema Ue di trasferime­nto dati personali verso terzi.

Vediamo in dettaglio i numeri. Nel 2015, le cause promosse dinanzi alla Corte di giustizia sono state 713 a fronte delle 622 del 2014 che vuol dire +15%. Scomponend­o il dato, sono aumentate le domande in via pregiudizi­ale (436) e il numero di impugnazio­ni delle sentenze rese dal Tribunale Ue (215, circa il doppio di quelle del 2014 pari a 111).

Le cause definite sono state 616: una diminuzion­e rispetto alle 719 del 2014 dovuta – scrive Lussemburg­o – al numero meno elevato di cause promosse nel 2014, con la conseguenz­a che meno procedimen­ti erano pronti per la decisione. Effetto collateral­e, l'aumento delle cause pendenti arrivate a 884 (787 nel 2014).

Situazione rosea per quanto riguarda i tempi dei processi: la durata media dei procedimen­ti in via pregiudizi­ale è stata di 15,3 mesi, quella dei ricorsi diretti di 17,6 mesi, delle impugnazio­ni di 14 mesi.

Produttivi­tà eccezional­e del Tribunale che, proprio nel 2015, è stato oggetto di modifiche significat­ive con il regolament­o n.

IL QUADRO Fiducia crescente dei cittadini e dei giudici nazionali che devolvono questioni sempre più complesse

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