La lite sulla proprietà della strada spetta al giudice ordinario
Stop al Tar sull’accertamento di proprietà della strada inclusa nel piano comunale delle cessioni immobiliari: si va al giudice ordinario.
La questione è importante perché è possibile che un privato veda il proprio immobile compreso nell’elenco del Piano comunale delle alienazioni immobiliari. Il privato ha ragione di preoccuparsi, perché l’immobile sembra, inopinatamente, essere divenuto di proprietà pubblica. A quale giudice dovrà rivolgersi per far accertare che l’immobile è di sua proprietà? Il Tar Campania ha risposto: il giudice ordinario.
Vediamo i termini della questione.
L’articolo 58 del Dl 112/2008 stabilisce che per procedere al riordino e valorizzazione del patrimonio immobiliare di Regioni, Province, Comuni e altri enti locali, ciascun ente individua, redigendo un elenco sulla base della documentazione esistente presso i propri archivi, i singoli beni immobili ricadenti nel territorio di competenza, non strumentali all’esercizio delle proprie funzioni istituzionali, suscettibili di valorizzazione o dismissione.
La settima sezione del Tar Campania, con la sentenza 18 febbraio 2016 n. 870 ha ritenuto che l’elenco del Piano delle alienazioni immobiliari abbia natura puramente dichiarativa e non costitutiva del diritto di proprietà. Pertanto non trattandosi di un atto autoritativo di carattere ablativo della proprietà, la giurisdizione in merito all’accertamento della natura privata o pubblica del bene spetta al giudice ordinario, con il rito decisamente più lungo e complesso.
Nel caso di specie, due condòmine avevano impugnato la delibera comunale che aveva incluso nel Piano delle alienazioni immobiliari un viale che le stesse affermavano essere di proprietà del condominio.
Il Tar ricorda che rientrano nella giurisdizione del giudice ordinario le controversie in tema di proprietà pubblica o privata delle strade, in quanto tali que- stioni hanno ad oggetto l’accertamento dell’esistenza di diritti soggettivi, sia dei privati che della Pubblica Amministrazione. Pertanto la contestazione circa la possibilità di sua inclusione nel Piano di alienazioni immobiliari, in considerazione della natura privata del viale in questione, appartiene alla giurisdizione del giudice ordinario.
Il Tar richiama il principio secondo il quale l’iscrizione di una strada nell’elenco delle vie pubbliche o gravate da uso pubblico non ha natura costitutiva e portata assoluta, ma riveste funzione puramente dichiarativa della pretesa del Comune; essa pone una semplice presunzione di pubblicità dell’uso, superabile con la prova contraria della natura della strada e dell’inesistenza di un diritto di godimento da parte della collettività mediante un’azione negatoria di servitù in sede giudiziaria civile.