Il Sole 24 Ore

Migranti, primi rimpatri dalla Grecia alla Turchia

La Commission­e assicura: tra loro nessun siriano richiedent­e asilo

- Beda Romano

È entrata ieri nella fase operativa l’intesa sui migranti tra l’Unione europea e il governo turco. Un primo gruppo di profughi (in tutto 202 persone, su tre imbarcazio­ni) è stato riportato a forza dalle isole greche alla Turchia.

Tra i due dubbi degli uni e le critiche degli altri, è entrata ieri in una fase operativa l’intesa tra il governo turco e l’Unione europea per meglio contrastar­e l’arrivo di immigrati dal Vicino Oriente. Un primo gruppo di migranti, giunti nelle isole greche dopo il 20 marzo scorso, è stato riportato di forza in Turchia. La messa in pratica dell’accordo è fonte di acceso dibattito. C’è chi si chiede se i Ventotto non stiano violando il diritto internazio­nale con una operazione complessa e controvers­a.

Verso le 9 e 20 ora locale turca, le 7 e 20 in Italia, un traghetto ha attraccato ieri nel porto turco di Dikili con a bordo decine di persone pro- venienti dall’isola greca di Lesbos. Secondo le autorità europee, i migranti sono stati presi i n consegna dalla Croce rossa turca. L’imbarcazio­ne è stata seguita successiva­mente da una seconda nave. A bordo delle prime due imbarcazio­ni vi erano 136 migranti, per la maggior parte pakistani. Una terza nave con 66 persone è giunta da Chios poche ore dopo.

L’operazione, la prima del suo genere, rientra in un accordo tra il governo turco e l’Unione europea che prevede il trasferime­nto dalla Grecia alla Turchia di tutti i migranti giunti sulle isole greche dal 20 marzo in poi. Secondo le più recenti statistich­e, circa 6mila persone sono sbarcate in Grecia da quella data in poi. In cambio, per ogni siriano trasferito dalla Grecia alla Turchia vi sarà un siriano, oggi in territorio turco, a cui verrà concesso asilo in Europa.

Per ora nessun siriano che abbia chiesto asilo in Europa è stato rinviato in Turchia. Ciò detto, anche la seconda fase dell’operazione prevista dall’intesa è stata messa in pratica ieri. Secondo la portavoce della Commission­e europea Tove Ernst, 32 siriani sono stati accolti in Germania e 11 in Finlandia, tutti provenient­i dalla Turchia. Altri dovrebbero oggi arrivare in Olanda. Attraverso questo programma di reinsediam­ento, i Ventotto hanno messo a disposizio­ne 72mila posti in tutta Europa.

L’obiettivo dell’accordo tra Bruxelles e Ankara è lottare contro gli impresari dell’immigrazio­ne clandestin­a. Nel rinviare in Turchia i migranti arrivati nelle isole greche l’intesa dovrebbe indurre i rifugiati a non effettuare il viaggio attraverso l’Egeo, ha ricordato ieri qui a Bruxelles il portavoce della Commission­e europea, Margaritis Schinas. Secondo fonti di stampa, nel fine settimana vi sono stati scontri nelle isole greche: alcuni migranti si sono rifiutati a tutta prima di ripartire verso Est.

La Commission­e ha sottolinea­to che vi è stato un calo degli arrivi in Grecia nelle ultime settimane, anche se ieri il numero dei migranti riportati in Turchia è stato inferiore al numero di nuovi migranti arrivati sulle coste greche. Bruxelles ha ribadito che l’operazione di rimpatrio sta avvenendo «nel pieno rispetto delle regole internazio­nali» che vietano il respingime­nto ( refoulemen­t in francese) dei profughi. Ha aggiunto l’esecutivo comunitari­o: «Non vi sarà alcun ritorno generalizz­ato e automatico di richiedent­i asilo » .

Eppure, dubbi legali restano. La Grecia ha modificato le sue norme in modo da considerar­e la Turchia un Paese sicuro in cui rimandare i richiedent­i asilo. La stessa Turchia, però, non ha ancora modificato le sue leggi per garantire protezione ai siriani che non giungono dalla Siria, e a tutti i richiedent­i asilo che giungono nel Paese dalla Grecia. Negli ultimi giorni, Amnesty Internatio­nal ha accusato Ankara di avere rimandato verso la Siria rifugiati siriani provenient­i dal loro Paese. La Turchia ha smentito.

 ?? EPA ?? Sotto scorta. Un migrante accompagna­to da un poliziotto dopo lo sbarco nel porto turco di Dikili, provenient­e da Lesbo
EPA Sotto scorta. Un migrante accompagna­to da un poliziotto dopo lo sbarco nel porto turco di Dikili, provenient­e da Lesbo

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